Fabriano, statale 76 a rischio incompiuta. La Astaldi annuncia 59 esuberi

Pasticcio burocratico, i fondi ci sarebbero ma non sono erogati

I lavoratori della ditta Astaldi e le ruspe ferme nel cantiere

I lavoratori della ditta Astaldi e le ruspe ferme nel cantiere

Fabriano (Ancona), 23 giugno 2018 - La strada maledetta, dodici anni dopo la prima assegnazione dei lavori, potrebbe trasformarsi in un’incompiuta a tempo indeterminato in seguito alla decisione dell’impresa appaltatrice di aprire le procedure per il licenziamento di 59 lavoratori operanti nei cantieri fabrianesi di Cancelli e Borgo Tufico sui 147 complessivi in servizio sul territorio. La doccia fredda da parte dell’impresa romana Astaldi nei confronti dei dipendenti è arrivata in seguito al blocco dei fondi per il completamento delle ultime opere accessorie della Statale 76 (in totale 10 milioni di euro) e per la realizzazione di gran parte della Pedemontana delle Marche con 164 milioni di euro promessi da Anas-Quadrilatero ma non ancora erogati dal Cipe che fa capo al Ministero.

Il raddoppio della Statale nel tratto fabrianese – la cosiddetta direttissima Ancona Perugia – diventa dunque ostaggio delle pastoie burocratiche sui ritardi per il via libera alle erogazioni, facendo con ogni probabilità dilatare i tempi di conclusione dell’opera che secondo l’ultimo cronoprogramma erano fissati a marzo 2019. «Una situazione pressoché paradossale», la definiscono Andrea Casini di Feneal-Uil, Luca Tassi di Fillca-Cisl e Daniele Boccetti di Fillea-Cgil che per giovedì e ieri hanno indetto due giorni di sciopero tra gli addetti dell’impresa edile.

«Temiamo – aggiunge Tassi – il terzo stop all’opera che aveva iniziato il suo iter nell’ormai lontano 2006. Poi nel 2011 il primo blocco dei lavori per i problemi finanziari della Btp, mentre nel 2013 il bis con l’azienda subentrante Impresa ugualmente in affanno economico. Ora, invece, al timone c’è la Astaldi realtà sicuramente solida e dai bilanci importanti, ma intenzionata ad aprire la mobilità per 14 impiegati e 45 operai mettendo in difficoltà anche il sistema dell’indotto che opera sulla Statale». Sollecitata dai sindacati (che giovedì si incontreranno con la Astaldi), Anas-Quadrilatero.scende subito in campo. «Abbiamo fornito al ministero delle Infrastrutture – si legge in una nota – la documentazione da trasmettere al Cipe per l’approvazione e il finanziamento degli ultimi due lotti della Pedemontana (terzo e quarto). Non esiste alcun rischio di interruzione dei lavori o non completamento dell’opera».