Stazione marittima, termoscanner fuori uso

L’apparecchiatura per monitorare la temperatura di chi si imbarca è stata montata un mese fa ma ancora non funziona: operai al lavoro.

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di Pierfrancesco Curzi

I termoscanner montati alla stazione marittima, con annessa biglietteria, sono stati montati un mese fa ma ancora non funzionano. Si tratta di un’apparecchiatura molto sofisticata che avrebbe dovuto monitorare sia la temperatura delle persone in ingresso al locale dove si trovano gli sportelli delle compagnie di navigazione, sia conteggiare il numero degli accessi per limitare gli assembramenti. La ripartenza del turismo passeggeri a bordo nave è datato 1° luglio, quando tutte le rotte in Adriatico con partenza da Ancona sono state riattivate , ma ancora il sistema resta fermo al palo. Ieri mattina alcuni addetti stavano lavorando per risolvere, forse, gli ultimi problemi, ma i tempi si sono oggettivamente allungati troppo.

Il prossimo fine settimana, in effetti, è l’ultimo per quanto riguarda le partenze più numerose, visto che da quello successivo, a cavallo di Ferragosto, sarà già tempo di rientri. In questa estate anomala, comunque con un settore marittimo ripristinato, il sistema di valutazione della temperatura, con annesso conteggio di persone all’interno della biglietteria, andava attivato già dal 1° luglio. In realtà in quei giorni di inizio mese scorso il sistema è stato montato e sarebbe dovuto entrare in funzione entro i primi dieci giorni di luglio. Siamo al 5 di agosto e ancora i due termoscanner sono disattivati. Di conseguenza l’accesso agli sportelli per fare il check-in o acquistare i biglietti delle varie compagnie marittime avviene attraverso un’entrata laterale, senza alcun controllo della temperatura e senza conteggio delle presenze nello spazio interno. Per sopperire al problema del rispetto del distanziamento e impedire gli assembramenti, l’Autorità portuale ha previsto la presenza di una guardia giurata, ma è chiaro che non si tratta della stessa cosa.

Durante la settimana le presenze nell’area non sono eccezionali, anche tra luglio ed agosto, complice l’emergenza pandemica e le varie limitazioni, ma durante i fine settimana aumentano. Così è stato, ad esempio, lo scorso fine settimana, con numeri sufficientemente buoni. Ecco perché quell’apparecchiatura di ultima generazione avrebbe fatto molto comodo, specie in queste settimane. Non va dimenticato che per montare i termoscanner l’Ap ha speso alcune decine di migliaia di euro, all’incirca 70mila secondo le informazioni da noi raccolte. Soldi che per ora non sono serviti a risolvere un problema molto sentito.