Stefano Fioretti precipita per otto metri: morto il giovane papà

Stefano Fioretti aveva 46 anni, lascia il figlioletto di 4 e la compagna. È caduto mentre aggiustava le finestre della casa della mamma

Stefano Fioretti, 46 anni, muore dopo un volo di 8 metri

Stefano Fioretti, 46 anni, muore dopo un volo di 8 metri

Jesi, 27 luglio 2021 - Una maledetta, terribile fatalità ha portato via per sempre a soli 46 anni Stefano Fioretti, papà di un bimbo di quattro. Il peggio è accaduto ieri mattina a pochi minuti dalle 13 quando il giovane, disegnatore tecnico in una ditta della zona, stava aggiustando una delle finestre della casa della mamma che era fuori città, un appartamento al secondo piano in via Pio La Torre, a pochi metri dal parco del Cannocchiale.

Uno choc incredibile per chi si è trovato a passare nella zona e per i vicini che hanno dato l’allarme al 118 accorso per tentare di salvare la vita a quel ragazzo che, a dorso nudo, sembrava esanime a terra. Sul posto automedica, ambulanza della Croce Verde ed eliambulanza atterrata sul prato del parco Cannocchiale. Ma per Stefano purtroppo non c’era già più nulla da fare. La caduta da circa 8 metri di altezza non gli ha lasciato scampo. L’eliambulanza è così dovuta tornare a Torrette vuota. Sul posto i carabinieri per i rilievi del caso e per ricostruire la dinamica. Le prime voci parlavano di suicidio probabilmente perché Stefano era solo in casa e non era vestito, ma i rilievi e le testimonianze raccolte hanno subito fatto propendere per l’infortunio domestico.

Fortissimo lo choc per la compagna che, accorsa sul posto, ha avvertito un malore ed è stata soccorsa dal 118. Poco dopo è stata trasportata al vicino ospedale Carlo Urbani dove è stata sedata. Straziata dal dolore anche la mamma Elena che si trovava fuori città. Sotto choc l’intero quartiere residenziale nella zona alta della città dove ieri la tragica notizia si è diffusa con grande rapidità.

Ex operaio specializzato alla Meccanica Generale che ha chiuso i battenti, Stefano Fioretti era un disegnatore e programmava le macchine a controllo numerico. Lavorava alla Scs costruzione stampi di Monsano. Adorava il suo splendido bimbo ed era grande appassionato di bici: in sella amava percorrere chilometri e chilometri in mezzo alla natura. Aveva perso il papà da piccolo ed era molto legato alla mamma Elena che ha aiutato nel trasloco in questa nuova casa di via Pio La Torre.  

Ieri mattina era salito su una scala per sistemare la finestra ma, probabilmente salendo sul davanzale, si sarebbe sporto troppo, senza rendersene conto. Istanti che gli sono stati fatali. Dopo il via libera del magistrato la salma di Stefano Fioretti è stata trasferita alla casa del commiato di Bondoni, dove oggi sarà allestita la camera ardente. L’autorità giudiziaria non ha ritenuto di disporre l’autopsia per accertare le cause della morte, riconducibile indubbiamente all’impatto del corpo con il suolo.