Storia di Ancona, inizia Sparapani

Al via il ciclo di incontri sul capoluogo, oggi si parla delle dieci battaglie più importanti della città

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La storia di Ancona, quella ‘moderna’, è sempre più protagonista. Grande successo sta avendo la mostra fotografica "Ancona tra passato e futuro", in corso nello Spazio Presente del Museo della Città. Ed è qui che oggi (ore 17.30) prende il via un ciclo di incontri dedicato al capoluogo. Si inizia con lo storico Sergio Sparapani, che presenterà il suo libro ‘Le dieci battaglie della storia di Ancona. Due secoli di assedi, scontri e ribellioni dal 1799 al 1944’ (edizioni Affinità elettive). Ancona crocevia della storia assai più di ciò che si pensi. Lo dimostrano questi dieci eventi cruciali della storia italiana ed europea nell’arco di 150 anni. Dall’assedio del 1799 alla liberazione del 1944, il capoluogo ha rappresentato la città, la fortezza, il porto, il sito strategico da tenere o da conquistare, esito ultimo e coronamento di una campagna militare. Tra le pagine scorrono figure di primo piano, da Napoleone a Mussolini, da Garibaldi al generale Anders, accanto a personaggi straordinari pur meno celebri quali i generali La Hoz, Zambeccari, Fanti, l’ammiraglio Persano e il "corsaro" Luigi Rizzo, ma anche i tanti patrioti che si sono sacrificati per la propria città e per il tricolore, dalle fortificazioni del Cardeto nell’assedio del 1849 alle trincee della Grande guerra. Non solo battaglie, ma anche fatti d’arme e ribellioni vedono al centro della narrazione la città, fulcro strategico e obiettivo ultimo di tutte le campagne belliche in età contemporanea. Venerdì 27 il giornalista Giancarlo Trapanese introdurrà il libro di Claudio Bruschi ‘Voci dalle pietre’ (edizioni Affinità elettive). Un excursus dello sviluppo della città attraverso le lapidi che lo documentano. Bruschi è studioso di storia locale, e ha pubblicato alcuni saggi su Ancona. Il 3 giugno Andrea Carloni presenterà il libro di Paolo Morini ‘E se non fosse un gomito?’. Ancona fu fondata dai siracusani che, per il suo aspetto a gomito, le diedero il nome greco di Ankon, dimenticando Plinio il Vecchio, che le attribuiva un’origine più remota. Morini propone Ancona come centro nevralgico di primordiali rotte commerciali (la "Via dello Stagno" e la "Via dell’Ambra") riportando così la nascita della città a circa dieci secoli prima dell’arrivo dei siracusani, quando ancora il greco non si era ancora differenziato da quella protolingua che fu l’indoeuropeo. Domanda: ‘E se non fosse un gomito?’. Il 10 giugno Andrea Carloni presenterà la trilogia anconetana di Rodolfo Bersaglia: "Ancona Città Adriatica", ‘La Scuola di Ancona e il Rinascimento Adriatico’ e ‘Fortitudo Anconae’. L’autore introdurrà anche un lavoro in corso d’opera di ricostruzioni in 3d. della città perduta realizzate negli anni dagli allievi dell’Univpm e proseguita dagli alunni del Liceo Savoia-Benincasa.