Finalmente la mozione sulla salvezza dell’Istituto Storia Marche che rischia la chiusura per mancanza di fondi era arrivata in discussione. Il testo chiedeva al sindaco e alla giunta di attivarsi affinché la Regione ripristini i fondi previsti dalla legge in assenza dei quali la chiusura dell’Istituto sarebbe inevitabile. Alla fine della discussione i quattro consiglieri di maggioranza non hanno partecipato al voto e hanno fatto mancare il numero legale annullando così la votazione. "Un atteggiamento spietato che dimostra una totale insensibilità e indifferenza rispetto a un’emergenza culturale di grande rilievo e che mostra, come se ce ne fosse ulteriore bisogno, la visione che la destra ha del sostegno agli enti culturali presenti in città", scrive Carlo Maria Pesaresi. La commissione, presieduta dalla presidente Angelica Lupacchini, è composta per la maggioranza da Luca Marcosignori, Fabiola Fava e Giulia Fedele. Dopo la discussione, al momento della votazione, l’indicazione di voto della maggioranza è stata quella di non partecipare al voto, in pratica come se i quattro consiglieri fossero usciti dall’aula. Una modalità emersa durante i consigli da remoto durante la pandemia e che ieri è stata applicata però in presenza. Secondo il centrosinistra la mozione è saltata per mancanza del numero legale, ma dal centrodestra arriva una posizione diversa: "Non eravamo contrari alla mozione, quindi non abbiamo neppure pensato alla scelta del voto contrario. In realtà abbiamo valutato che la richiesta della mozione esulava dalle competenze specifiche del consiglio comunale, riguardando scelte legate all’attività della Regione _ è stata la replica della Lupacchini _. Il nostro non partecipare al voto non è in alcun caso vincolante visto che la minoranza potrà portare la propria istanza in sede consiliare quando sarà possibile. Astenersi o non partecipare al voto sarebbe stata la stessa cosa. A quando la discussione? Credo non sarà possibile nei due consigli comunali di settembre (il 20 e il 27, ndr.)". In realtà Carlo Pesaresi (Ancona diamoci del noi) estensore della mozione, la pensa diversamente: "Votare contro una petizione firmata da 20mila persone non era una buona scelta e neppure consentire che passasse coi nostri voti astenendosi. L’alternativa era uscire dall’aula".
CronacaStoria, istituto in bilico. La maggioranza diserta. La mozione è senza voto
Storia, istituto in bilico. La maggioranza diserta. La mozione è senza voto
L’opposizione contesta, Pesaresi: "Totale insensibilità verso la cultura". La presidente Lupacchini: "Non eravamo contrari, esula dalle nostre competenze".
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