Strade vergognose, camminare è un rischio

Tra buche e sanpietrini divelti il centro storico è un continuo slalom per rimanere in piedi. Intanto le cadute sono ormai quotidiane

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C’era una volta l’asfalto, adesso ci sono le buche. Non è una favola ma la realtà, visibile in molte vie e quartieri del capoluogo dorico. Il manto che se ne va via è una condizione ormai perenne sulle strade cittadine e la programmazione dei nuovi asfalti, per quanto ad ampio raggio, non regge la velocità con cui si formano voragini, saltano via mattonelle e sanpietrini, tanto da rendere pericolosi marciapiedi e carreggiate anche al più attento pedone. Iniziando dal centro gli occhi vanno subito alla strada che circonda piazza Cavour. Arrivare a prendere il bus, dal lato delle poste, allo spalle dell’edicola dei giornali, può essere molto pericolo perché proprio lungo l’attraversamento pedonale l’asfalto è ridotto all’osso e il manto presenta diverse buche che è impossibile non metterci un piede e rischiare di finire anche per terra. Arrivati in via Vecchini, gli avvallamenti dell’asfalto che ha ceduto sotto le ruote del traffico veicolare che passa tutti i giorni è visibili a tutti e il raggio della crepatura si allarga sempre di più. Per chi percorre a piedi la via e deve girare per via Palestro deve fare più di una gincana per evitare buche, dislivelli di asfalto e tombini troppo in superficie dove è facile inciampare. L’incrocio tra via San Martino, via Vecchini e via Veneto, ha un altro attraversamento pedonale rischioso. In mezzo alle strisce bianche c’è una canaletta di qualche centimetro più bassa della sede stradale che rende pericoloso l’attraversamento della strada. La scalinata di via Veneto, proprio di fianco a quello che era l’omonimo bar, ha gli scalini rotti, diversi, e dove il marmo non si è spezzato del tutto è pieno di crepe. Spostandogli agli Archi il panorama non cambia. Anche nel quartiere vista porto gli attraversamenti pedonali sono tutti crepati. In corso Stamira, proprio davanti alla fermata del bus e al palazzo del Rettorato, c’è una buca che chi sale sul mezzo pubblico non può evitare. Sanpietrini saltati invece rendono pericoloso il passaggio in piazza del teatro, davanti alle Muse. Anche in corso Garibaldi ci sono passaggi trabocchetto per via di alcune mattonelle saltate. Il marciapiede che porta a via Rodi, da via Veneto, ha diverse mattonelle saltate e nel curvone che porta a via XXV Aprile, in direzione della caserma Burocchi, buche e avvallamenti mettono a dura prova i motorini. L’incrocio è stato più volte teatro di incidenti stradali proprio per i mezzi a due ruote.

Marina Verdenelli