Strage di Corinaldo, la lettera: "Cara Leo, sarai per sempre un esempio"

Le amiche scrivono alla mamma di Senigallia morta nella discoteca

LACRIME Eleonora Girolimini morta a 39 anni nella strage della discoteca di Corinaldo

LACRIME Eleonora Girolimini morta a 39 anni nella strage della discoteca di Corinaldo

Senigallia (Ancona), 13 maggio 2019 - Le amiche di Eleonora Girolimini la ricordano con una lettera nel giorno della Festa della mamma: «Il tuo insegnamento lo porteremo tutti sempre con noi». La 39enne senigalliese – insieme ad Asia Nasoni, Mattia Orlandi, Daniele Pongetti, Emma Fabini e Benedetta Vitali – è morta schiacciata nella strage di Corinaldo (foto). La notte tra l’8 e il 9 dicembre, insieme al marito Paolo era andata alla Lanterna Azzurra Clubbing, per accompagnare la figlia Gemma, 11 anni, al concerto del trapper Sfera Ebbasta. Una figlia con la passione per la musica, trasmessa da mamma Eleonora: per questo le avevano concesso un concerto all’anno, Gemma aveva scelto i Maneskin, ma reperire il biglietto era stato impossibile, così, aveva ripiegato su Sfera. Quella sera erano arrivati nel locale presto, dopo la nascita del fratellino Alessandro, per Gemma era la prima uscita con mamma e papà. Poco dopo la mezzanotte l’inferno: mamma e figlia trascinate dalla folla, l’ultimo ruggito di Eleonora è stato quello di spingere Gemma e salvarle la vita.

«Cara Leo, nel giorno in cui si festeggia la Festa della mamma, un augurio speciale va a te, che sei la mamma per eccellenza. La tua impronta, il tuo insegnamento sono ancora vivi e lo saranno sempre. Gemma, Alma e Dora, ma anche il piccolo Sandro, nei loro cuori ci sei sempre tu, in ogni momento – uno stralcio della lettera - Ci sono le tue parole, le tante giornate che hai trascorso con loro all’aria aperta, ma anche i compleanni degli amichetti dove con in braccio Sandro guardavi con gli occhi dell’amore le tue figlie che si divertivano. Sei riuscita nell’impresa di crescere dei figli spensierati, ma allo stesso tempo responsabili e consapevoli. Sei riuscita a lasciare un’impronta anche in tutte noi, che a volte abbiamo criticato la tua leggerezza, la stessa di cui oggi ne facciamo tesoro».

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Le amiche la ricordano ogni giorno davanti alla scuola, ma anche adesso, a primavera davanti ad ogni fiore, che Eleonora amava tanto: «Sei stata un esempio, ma è brutto dire ‘sei stata’, perché tu sei ancora con noi, ogni volta che parliamo di te, ogni volta che ti ricordiamo e questo accade praticamente ogni giorno. Il tuo testimone lo ha raccolto Paolo, ma anche tua cognata Luigina, che non fa mancare niente ai tuoi figli, soprattutto l’amore e la vicinanza. Sono trascorsi cinque mesi da quella tremenda sera, il tempo sembra essere volato, ma nessuna di noi si è ancora abituata alla tua assenza. La mattina, davanti a scuola, è come se dovessi arrivare da un momento all’altro: Sandrino in braccio, tu che apri lo sportello e le gemelle che scendono dall’auto ed entrano di corsa. Un’immagine ancora troppo viva per essere dimenticata».

Il loro ricordo è tutto nelle parole scritte in una lettera perché nessuno si dimentichi mai di Eleonora: «Oggi è la Festa della mamma e abbiamo voluto ricordarti così, con questa lettera che abbiamo affidato ad una giornalista, perché tutti devono sapere chi era Eleonora Girolomini, quanto è stata importante per noi e quanto lo sarà sempre. Una mamma, un’eroina che ha perso la vita in una situazione paradossale, ma è riuscita a salvare quella di sua figlia Gemma, una piccola donna che crescerà seguendo i passi di quella mamma che con amore, dal cielo le indicherà la strada giusta».