Strage di Corinaldo, indagato il sindaco Matteo Principi e altri sette

L’ipotesi di reato per tutti è concorso nell’omicidio colposo plurimo aggravato e disastro colposo aggravato, falsità ideologica. Effettuato il sequestro preventivo dell’immobile

La strage di Corinaldo (Foto ansa)

La strage di Corinaldo (Foto ansa)

Corinaldo (Ancona), 24 maggio 2019 - Strage di Corinaldo, ci sono otto nuovi indagati per i morti alla discoteca Lanterna Azzurra (FOTO) e tra questi anche il sindaco Matteo Principi. Sono i membri effettivi della commissione unificata di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo dei comuni associati di Corinaldo e Castellone di Suasa in seno all’Unione Misa-Nevola. Il sindaco è indagato in qualità di presidente dell’Unione. L’ipotesi di reato per tutti è concorso nell’omicidio colposo plurimo aggravato e disastro colposo aggravato, falsità ideologica sia in atto pubblico in sede di rilascio del parere favorevole all’ottenimento della licenza del locale Lanterna Azzurra Clubbing, sia in relazione alle ipotesi di false certificazioni.

Asia Nasoni
Asia Nasoni

Gli avvisi di garanzia sono partiti nei giorni scorsi. Questa mattina i carabinieri del Reparto operativo nucleo investigativo hanno effettuato il sequestro preventivo dell’immobile in via Madonna del Piano 17 su esecuzione del decreto firmato dal gip. Dagli approfondimenti investigativi svolti nel procedimento relativo alla tragedia dell’8 dicembre scorso, quando cinque minorenni e una mamma di 39 anni persero la vita per la calca che si era creata all’uscita di sicurezza mentre la folla presente cercava di raggiungere l’esterno perché in sala era stato spruzzato peperoncino, sono emerse gravi carenze alla struttura, inidonea per un locale pubblico. Gli otto indagati vanno ad aggiungersi ai 10 già emersi subito dopo i fatti, i proprietari dell’immobile, quelli della società che gestiva la discoteca, un addetto alla sicurezza, un dj e un 17enne accusato di aver spruzzato la sostanza urticante.