Ancona, stupro delle clochard. La famiglia dell'arrestato: "Non è vero"

L'avvocato di Lacatus: "Aveva una relazione con la donna più giovane"

Lo stato di degrado nel quale versano i sotterranei del Torrette (Foto Antic)

Lo stato di degrado nel quale versano i sotterranei del Torrette (Foto Antic)

Ancona, 23 agosto 2018 - Due denunce, prima quella della madre, 60 anni, e poi quella della figlia, di 41 anni. Entrambe si sono rivolte ai carabinieri, a distanza di tempo una dall’altra, facendo partire l’indagine che martedì pomeriggio ha portato all’arresto di un romeno di 35 anni, Valer Lacatus, il mendicante dell’ospedale di Torrette accusato di violenza sessuale reiterata nei confronti delle due donne, entrambe senza fissa dimora e che da anni vivevano accampate nella cittadella sanitaria.

Nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Sergio Casarella viene contestata anche l’estorsione. L’uomo avrebbe minacciato e usato violenza nei confronti di almeno una delle due donne per ottenere i soldi dell’elemosina. Per il suo legale, l’avvocato Mauro Paolinelli, il quadro è tutto da chiarire perché ai familiari del 35enne, due fratelli arrivati ieri dalla Germania dopo aver saputo dell’arresto e un terzo parente che viveva ad Ancona, risulterebbe che tra la donna più giovane e Lacatus c’era una relazione sentimentale. 

"Non credono alle accuse – dice Paolinelli – sono rimasti tutti sbalorditi". L’avvocato parlerà con il suo assistito questa mattina, prima dell’interrogatorio di garanzia con il gip, fissato per le 9 al carcere di Montacuto. Sempre stando ai familiari dell’arrestato risulterebbe che la 41enne aveva manifestato una certa gelosia nei confronti del romeno legata ad attenzioni che lui avrebbe riservato alla madre di lei. Meno di un mese fa tra i due ci sarebbe stata una forte lite e la donna sarebbe stata presa a schiaffi.

L’episodio sarebbe stato anche denunciato ai carabinieri. A portare il gip a firmare la custodia cautelare è stato il pericolo di fuga e la reiterazione del reato. I carabinieri osservavano Lacatus da diverso tempo, dopo le due denunce arrivate una a fine luglio e l’altra i primi di agosto, ma da un po’ di giorni non lo vedevano più all’ospedale di Torrette dove era solito chiedere l’elemosina.

Martedì la segnalazione che era di nuovo al nosocomio regionale. I militari della stazione di Collemarino sono arrivati alle 15. E’ stato il comandante Giuseppe Colasanto a fermarlo, vicino alla cassa ticket del parcheggio a pagamento, di fronte a decine di persone che in quel momento si recavano in ospedale, e ad ammanettarlo. Il romeno è rimasto sorpreso e ha chiesto cosa stava succedendo.

Gli episodi di violenza sessuale ed estorsione denunciati dalle due vittime sono più di uno e si sarebbero consumati nei bagni e in alcune stanze dell’ospedale trovate libere. A spingerle a denunciare sarebbe stato l’atteggiamento sempre più violento nei loro confronti. Nato in Romania il 35enne ha vissuto un periodo in Germania. In Italia è arrivato diversi anni fa, a seguito di una delusione d’amore che lo avrebbe fatto finire sulla strada. Un volto conosciuto il suo a Torrette dove era fisso almeno da quattro anni.