"Troppo mascolina, non è stupro". Il flash mob di protesta ad Ancona

Sentenza choc, la manifestazione sotto la Corte d'Appello: “Vergogna, la magistratura deve fare formazione”. Il Ministero della Giustizia avvia delle verifiche

Sentenza choc, flash mob sotto la Corte di Appello di Ancona

Sentenza choc, flash mob sotto la Corte di Appello di Ancona

Ancona, 11 marzo 2019 - “Vergogna, vergogna”. Lo hanno cantato in coro sventolando cartelli e striscioni di protesta le donne e anche qualche uomo che questa mattina hanno preso parte al flash mob (video) sotto la Corte di Appello dopo la sentenza choc dei giudici di secondo grado che hanno assolto due peruviani dall’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di una loro connazionale indicando tra le motivazioni la mascolinità della presunta vittima poco attraente per essere stuprata. Intanto, sul caso si muove anche il ministero della Giustizia. Gli uffici dell'ispettorato sono stati incaricati di svolgere accertamenti preliminari e, come primo atto, acquisiranno formalmente la sentenza.

La manifestazione di stamattina, durata un’ora, è stata indetta dalla rete femminista Rebels Network e dal comitato Marche Pride. Una cinquantina i presenti con cartelli con la scritta #indignazione e #siamotuttevikingo.

Dei due giudici donna ancora nell’organico della Corte di Appello di Ancona, che hanno firmato la sentenza, nessuna parola. Presenti al flash mob i sindacati Cgil, Cisl, Uil, e varie associazioni in difesa dei diritti delle donne. “Si torna indietro di cento anni - il commento univoco - la magistratura deve fare formazione”.