Vaccino Ancona. "Suo marito è ammalato? Allora cedo il mio posto"

Maria Lenoci colpita dalla storia letta sul Carlino della signora che chiedeva di anticipare la dose per poter proteggere il compagno fragile e a rischio

La preparazione del vaccino nell’hub dell’ospedale di Torrette

La preparazione del vaccino nell’hub dell’ospedale di Torrette

di Pierfrancesco Curzi

"Siamo disposti a cedere la prenotazione vaccinale alla signora che ha lanciato un appello attraverso il Resto del Carlino". La telefonata della signora Maria Lenoci è arrivata ieri mattina alla nostra redazione. Lei e suo marito, Alfredo Giacchetti, avevano letto la storia di Daniela, una pensionata anconetana che chiedeva di potersi vaccinare contro il Covid il più presto possibile. A causa della confusione innescata dal passaggio da 6 a 5 mesi della tempistica tra la seconda e la terza dose e dal fatto di non essere così avvezzi alla tecnologia e a internet, la prenotazione era sfilata via fino all’8 gennaio 2022. Il marito di Daniela si è vaccinato a inizio novembre in quanto soggetto fragile, immunodepresso e dunque assolutamente da proteggere contro qualsiasi rischio. Da qui la necessità per la moglie di vaccinarsi per azzerare qualsiasi rischio. Questo appello il Carlino lo ha raccontato nell’articolo uscito sull’edizione di ieri e proprio ieri mattina Maria Lenoci ha chiamato la nostra redazione: "La prenotazione da poter spostare è quella di mio marito – spiega la pensionata anconetana – che è riuscito a trovare posto il 16 dicembre prossimo. Ah dimenticavo, ovviamente la vaccinazione è prenotata al centro sportivo ‘Paolinelli’ alla Baraccola. Certo non è proprio domani, ma sicuramente è meglio dell’8 gennaio. Non abbiamo alcuna fretta e alcuna urgenza di vaccinarci, stiamo bene entrambi e farlo a dicembre o a gennaio non ci cambia molto, soprattutto se c’è qualcuno che ha davvero necessità di farlo. Certo a cedere il posto potrebbero essere cittadini di altre fasce d’età, ma intanto noi diamo il buon esempio. Io sono in lista per il 14 gennaio e mio marito non avrebbe alcun problema a spostare il suo appuntamento".

Le prenotazioni sono nominative ovviamente, dunque l’eventuale cambio ‘alla pari’ non è così naturale e semplice da fare. Sarebbe eventualmente necessario un intervento dell’Asur a cui ci rivolgeremo già oggi per capire se la cosa sia fattibile. I coniugi altruisti sono disposti a fare la loro parte fino in fondo: "Siamo a totale disposizione qualora potesse essere fattibile questo scambio – aggiunge la signora Lenoci – anche con voi del Carlino, se volete domani possiamo portare il tagliando della prenotazione al giornale". Daniela, la persona che deve vaccinarsi, non è riuscita più a riprogrammare il suo appuntamento dopo il passaggio da sei a cinque mesi, da qui la necessità di anticipare l‘inoculazione del siero per proteggere suo marito.