MICHELE NUCCI
Cronaca

Tagli del Consiglio regionale. Risparmi per un milione. Mal di pancia sui rimborsi

Riduzione delle spese dei gruppi consiliari (-70%) e meno vitalizi. Sui tagli agli emolumenti esentasse però molti politici fanno "muro".

L’incontro con la presidente dell’Assemblea legislativa, Sarah Bistocchi nella sala della partecipazione di Palazzo Cesaroni

L’incontro con la presidente dell’Assemblea legislativa, Sarah Bistocchi nella sala della partecipazione di Palazzo Cesaroni

Su un bilancio di una ventina di milioni, risparmiarne il 5% circa non è cosa da poco. Soprattutto se il ‘taglio’ è strutturale, cioè non occasionale. E per di più con risorse che vengono messe a disposizione per i servizi ai cittadini. Il gesto della politica – e soprattutto della maggioranza – era attesa: dopo la manovra fiscale che ha aumentato l’addizionale Irpef, consiglieri e e assessori dovevano dare il buon esempio.

Per adesso ci sono riusciti – almeno in parte – poi vedremo se nelle prossime settimane la presidente dell’Assemblea legislativa, Sarah Bistocchi, riuscirà a decurtare in parte i rimborsi mensili esentasse dei consiglieri: qui ci sono molti mal di pancia, sia a destra che a sinistra. A parole sono tutti d’accordo, poi però nel segreto delle stanze di Palazzo Cesaroni quasi tutti mugugnano. Qualcuno alla presidente ha pure detto: Che sei venuta qui a fare la grillina?". Fatto sta che i risparmi ci saranno e saranno di circa un milione all’anno.

Fra le diverse voci individuate quelle dei trasferimenti correnti per il funzionamento dei gruppi consiliari (consulenze, stampe, spese telefoniche spesso contestate perché impropriamente spese secondo la Corte dei Conti), un capitolo da circa 140 mila euro che può essere decurtato anche in buona percentuale, fino a un risparmio di circa 100mila euro: con un taglio di circa il 70 per cento. In secondo luogo, è stato spiegato, non è più necessaria una quota associativa alla Scuola di amministrazione pubblica di Villa Umbra, pari a 15mila euro.

Altra voce quella costituita dagli assegni per i vitalizi, pari a 250mila euro, in quanto sono ridotti i numeri di coloro che li percepiscono: qui si parla di un totale di circa 4 milioni e di un risparmio di circa sei punti. Altro capitolo è quello per l’attuazione di politiche maggiormente ecosostenibili, vale a dire politiche di risparmio ‘ambientale’, sul versante energetico della corrente, su un uso sostenibile al massimo delle luci all’interno del palazzo, ma anche all’utilizzo della carta. Un risparmio quindi, stimabile in 80mila euro, che possiamo determinare con la nostra condotta. Una stima attorno ai 100mila euro riguarda servizi vari: informatici, manutenzione hardware e software, con una razionalizzazione delle spese e al contempo valorizzando il personale, che rappresenta il nostro più grande potenziale e che deve essere espresso al meglio. Ultima voce, intorno ai 500mila euro, con la riduzione di spese per beni mobili, acquisti vari, manutenzione straordinaria, tutte voci che non sono un reso, ma un taglio.

M.N.