Tamberi, clamorosa esclusione dalle nomination per l'atleta dell'anno

La madre: "Cosa avrebbe dovuto fare per meritare quella nomination?"

Tamberi con l'oro conquistato a Tokyo

Tamberi con l'oro conquistato a Tokyo

Ancona, 23 ottobre 2021 - Né l’anconetano Gianmarco Tamberi, oro olimpico di salto in alto, né l’altro azzurro oro di Tokyo nei 100 piani, Marcel Jacobs, figurano tra le dieci nomination che la World Athletics ha scelto per votare nel prossimo dicembre l’atleta dell’anno. L’organizzazione, con sede nel principato di Monaco, che si occupa di atletica a livello mondiale, assegna ogni anno il titolo di "World Athlete of the Year" e lo fa attraverso una giuria composta da esperti di tutti i continenti.

Tamberi con l'oro conquistato a Tokyo
Tamberi con l'oro conquistato a Tokyo

Il più premiato, in passato, è stato Usain Bolt, che ha conquistato il premio al maschile per ben sei volte. Ma la giuria internazionale stavolta s’è "dimenticata" Gimbo, come pure qualunque altro italiano. Eppure alle Olimpiadi della scorsa estate l’Italia dell’atletica a Tokyo ha conquistato ben cinque medaglie d’oro, seconda solo agli Stati Uniti.

Gianmarco Tamberi vola alto e sembra esserci passato sopra. Dopo quello che ha passato negli ultimi anni e il riscatto con trionfo a Tokyo, questa delusione, in fin dei conti, passerà in fretta: "Con mio figlio non ho ancora avuto modo di parlare di questa cosa - attacca Sabrina Piastrellini, mamma di Gimbo - ma non credo proprio che l’abbia presa male. La sua vittoria ce l’ha già avuta, con quel gesto, a Tokyo, che va al di là di ogni graduatoria". Però, in fondo, le dispiace, perché Gianmarco Tamberi se lo sarebbe meritata, questa nomination: "Per il gesto d’amicizia con Barshim, più che per la medaglia - aggiunge Sabrina Piastrellini - perché è un gesto unico, nel suo genere, qualcosa che va oltre lo sport e il risultato".

E poi spiega: "Intanto mi chiedo cosa debba fare un atleta per figurare tra le dieci nomination. Se la giuria spiegasse i criteri, allora potremmo dire se ci sta bene o no. Sono tutti bravissimi, gli atleti nominati, ma non sappiamo perché li hanno scelti. E dunque non possiamo capire perché altri, come Gianmarco o come Marcel Jacobs, sono rimasti fuori. Forse perché non hanno stabilito record mondiali. Il gesto tra mio figlio e Mutaz Barshim è stato un qualcosa di unico, in tutta la storia dell’atletica. E’ questo che una giuria dovrebbe considerare, l’umanità nello sport, il gesto atletico insieme all’amicizia".

Sorpreso della mancata nomination anche Fabio Luna, presidente del Coni Marche: "Sicuramente sia Gianmarco Tamberi sia Marcel Jacobs, senza nulla togliere agli altri, avrebbero meritato di trovarsi in questa classifica dei primi dieci della World Athletics, visti i risultati prestigiosi ottenuti a Tokyo, che rappresentano qualcosa in più rispetto al mero risultato sportivo. Tamberi sappiamo quello che ha dovuto superare nell’arco della sua vita, sarebbe stato un riconoscimento, la nomination, capace di andare oltre al gesto tecnico. Dispiace, per l’uomo e per l’atleta".

Sulla medesima lunghezza d’onda l’assessore allo sport di Ancona, Andrea Guidotti: "Non conosciamo bene i criteri di valutazione di queste nomination, certo sorprende che delle numerose medaglie d’oro ottenute dai nostri italiani neanche una sia tra le nomination. Un’esclusione che lascia l’amaro in bocca. Ma sono sicuro, conoscendo Gimbo, che per lui costituirà un ulteriore stimolo per riprovarci nella prossima edizione. Ancona e l’Italia saranno per sempre comunque orgogliose del loro campione".