Tamberi dopo le Olimpiadi ‘vince’ il suo oro, i tifosi sono con lui: “Riempite il vuoto che ho”

Ancona, 12 agosto 2024 – Il giorno dopo la finale olimpica di salto in alto disputata da Gianmarco Tamberi in quelle condizioni, dopo il secondo ricovero in ospedale per colica renale nel giro di una settimana, è un’ovazione social di approvazione e sostegno per l’eroe dello stadio di Saint Denis.

Gimbo ci ha provato, con tutto se stesso, fino a dove è potuto arrivare, prima di scoppiare in lacrime. Il primo tributo all’eroe è la testimonianza della moglie Chiara che ha affidato ai social la storia di quel sabato terribile. Quello che avrebbe potuto riportare sul gradino più alto del mondo il campione anconetano, suo marito, e che, invece. "Mi hai chiamata al mattino e non ci volevo credere – dice Chiara su Instagram –. Calcolo renale la notte prima della finale olimpica. Le cose non hanno fatto altro che peggiorare e, credimi, mi sono davvero spaventata, tutto era passato in secondo piano, la mia unica priorità era la tua salute. Finalmente dopo otto ore il dolore sembrava attenuarsi e iniziavi a sentirti un po’ meglio. Ricevuto l’ok non hai esitato un minuto. Ero incredula, ma sapevo che nessuno ti avrebbe potuto fermare. Sei sceso in pedana nuovamente, pronto a dare tutta l’anima per questo sport. Nessuno sarebbe nemmeno uscito da quella sala di ospedale, ma tu… Tu hai una forza dentro che davvero non ho mai visto prima. Ora tutti i nostri piani, le nostre aspettative e i nostri progetti sono cambiati e so che non sarà facile superare tutto questo. Sono estremamente orgogliosa di te. Tu sei il mio oro!".

Poco dopo è stato il momento di Gianmarco, un lungo e appassionato post di ringraziamenti per tutti i suoi fan, che nel giorno più buio lo hanno sostenuto, incoraggiato, dagli spalti dello Stade de France, come sui social, a migliaia: "Voglio solo dirvi grazie. Grazie a tutti voi perché state trasformando in un’impresa, con le vostre parole, quello che io vivo dentro di me come una delusione ed un enorme fallimento. Grazie di essermi stati al fianco e per avermi sostenuto in una settimana fisicamente ma soprattutto mentalmente devastante. Grazie perché, seppur consapevole di uscirne sconfitto, ora che questa agonia è finalmente finita, una piccola vittoria riesco a vederla, e questa vittoria siete voi. In questo momento, leggervi e sentirvi comunque orgogliosi anche solo per averci provato, riempie una parte di questo grande vuoto che ora sento dentro. Grazie dal profondo del mio cuore a tutti voi!".