"Tassa di soggiorno troppo alta e spesa per fare le feste"

Attacco del consigliere comunale sulla cifra: "Non abbiamo questo appeal e dovremmo migliorarlo"

"La tassa di soggiorno grava indirettamente sugli operatori non tanto sul turista. E nonostante Jesi sia una bella città, l’imposta è spropositata rispetto all’appeal turistico, settore che è il più colpito dalla pandemia". All’attacco il consigliere Samuele Animali, Jesi in Comune e Marco Giampaoletti (Gruppo misto) che rimarca: "A Jesi il turismo è mordi e fuggi eppure il contributo che si chiede è importante. Il vero punto è: come vengono spesi questi soldi? Per fare feste anziché servizi per il turismo, in una città dove mancano persino i bagni pubblici". La richiesta dell’opposizione è nata in occasione della discussione consiliare sull’adeguamento all’imposta di soggiorno alla luce del cosiddetto decreto rilancio. Le tariffe, in vigore da un paio d’anni in base alle categorie delle strutture e vanno da 2 a un euro , fondi che il Comune di Jesi ha utilizzato per finanziare eventi cittadini, come la Festa del Prado, ma anche la pubblicazione libri, quello sulla storia dell’ex sanatorio Murri. Dalla maggioranza Nicola Filonzi ha bollato quelle dell’opposizione come "affermazioni di chi non ama la città. "La tassa di soggiorno – ha aggiunto - non ha diminuito la presenza di turisti a Jesi". "I numeri dei turisti in città sono raddoppiati – ha rimarcato il sindaco Massimo Bacci - il resto sono soltanto chiacchiere". Il consigliere di maggioranza Matteo Baleani ha parlato di "aumento del 250 di presenze al museo Stupor mundi a luglio scorso rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente".

Sa. fe.