"Tassi in aumento, ci costeranno un milione"

Il vicesindaco Mondaini lancia l’allarme: "I nuovi rialzi incidono sui mutui, per il Comune questo comporta oneri maggiori rispetto al 2022"

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"Il rialzo dei tassi di mezzo punto percentuale annunciato dalla Banca Centrale Europea, che si aggiunge ai due precedenti rialzi di 0,75 punti ciascuno, fa schizzare alle stelle i costi dei mutui a tasso variabile. Nel caso del Comune di Falconara questo comporta maggiori oneri per oltre un milione di euro rispetto al 2022, che incideranno sui conti del 2023 e presumibilmente anche negli anni a venire, dato che il ritorno ai livelli del 2021 non avverrà sicuramente nel breve periodo". Il campanello d’allarme lo fa suonare il vicesindaco Raimondo Mondaini, con delega al Bilancio.

A Falconara la strada si fa in salita per far quadrare i conti dopo il nuovo rialzo dei tassi di interesse deciso di recente dalla Bce. "Il debito residuo ereditato dal passato ammonta a poco meno di 50 milioni di euro – avverte Mondaini - ed è costituito per lo più da mutui a tassi variabili, cosa che ci penalizza fortemente. In questo periodo stiamo lavorando al bilancio di previsione del triennio 2023 - 2025 e siamo costretti a rivedere al ribasso numerose voci di spesa, considerato che il pagamento delle rate dei mutui ha natura obbligatoria e non può essere procrastinato".

Per evitare tagli eccessivi alla spesa e quindi ai servizi, l’amministrazione comunale di Falconara confida nel Parlamento e nella possibilità che le Istituzioni sovraordinate possano intervenire al fine di trovare correttivi ad una situazione che preoccupa le comunità locali. "Stiamo seguendo con attenzione l’iter di un emendamento alla Legge di bilancio proposto dall’Anci, e da noi caldamente sollecitato, per la sospensione delle quote capitale dei mutui – illustra ancora l’assessore al Bilancio –. Questa eventualità ci consentirebbe di salvaguardare il livello dei servizi riducendo i tagli, specialmente nei settori più sensibili".

Dunque un auspicio del vicesindaco Raimondo Mondaini, che appunto spera in un intervento da Roma affinché i singoli Comuni non siano costretti a rivedere i propri bilanci - e si fa, quello falconarese è già particolarmente abbottonato - o peggio possano rischiare una sorta di "default".

"Confidiamo che il Governo presti attenzione a questo tema che coinvolge numerosi enti locali (e non solo), frutto di una condotta scellerata di quella oligarchia finanziaria – conclude - che spinge per alimentare una recessione economica pur di contenere l’inflazione, peraltro legata a fattori esterni e quindi poco sensibili alle contrazioni del credito". A Falconara, alcuni mesi fa, aveva tenuto banco la situazione dei tagli ai Servizi sociali per circa 50mila euro, poi ripristinati e integrati con un tesoretto per il Welfare pari a 120mila euro a sostegno della fasce più fragili della popolazione.