"Taxi dimenticati: 400 euro al mese per sopravvivere"

Manifestazione di protesta in piazza della Repubblica "Il governo aiuta altri settori, perché invece noi no?"

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"Siamo andati dal prefetto per chiedere di poter avere più aiuti da parte dello Stato, delle Regioni e del Comune. Ma chiedere anche lavoro, facendo dei servizi pubblico-locale. Siamo qui anche per un’agevolazione a livello fiscale e, per questo, chiediamo l’anno bianco perché gli incassi sono diminuiti drasticamente. Intendo dire: del 90%". Sonia Borioni, tassista e presidente regionale Tassisti Confartigianato, spiega così il perché della manifestazione tenutasi ieri mattina in piazza della Repubblica da parte dei tassisti dorici. "Siamo allo stremo – riprende – E’ tutto fermo e facciamo il minimo delle corse indispensabili. Non riusciamo ad andare avanti così e visto che lo Stato si è mosso anche per aiutare altre categorie – aggiunge – chiediamo di essere trattati allo stesso livello. Se sono stati stanziati dei soldi per tutti, noi siamo stati dimenticati".

Ancona poi non è una città grande come sono Roma o Milano e il giro di clienti è ovviamente minore. "Noi viviamo di turismo – spiega – Sono fermi gli aeroporti, i treni sono stati dimezzati e c’è una situazione in cui c’è poco movimento. Le corse attualmente vengono richieste per piccoli spostamenti da parte del cittadino che ha una certa età e che, per andare a fare la spesa ad esempio, preferisce noi all’autobus perché, viaggiando da solo, si sente maggiormente sicuro avendo i plexiglass che dividono noi, da loro. Questo però non basta".

Mauro Marzioni, tassista da 20 anni, aggiunge: "Vivo con 400 euro al mese – dice – Le corse sono talmente poche che questo è adesso l’incasso. Abbiamo famiglia, spese… come facciamo? Il solo pannello in plexiglass è costato 100 euro. Poi c’è la sanificazione. Andare avanti così – conclude – non è possibile". "C’è poi da pensare – ricorda Luca Bocchino, responsabile sindacale di Confartigianato Ancona – ed è una sfumatura che non viene colta, che in questo settore il 100% del capitale investito è il taxi. Qui il capitale sono: la persona fisica e l’auto, che è sotto finanziamento e che deve essere cambiata per non risultare obsoleta". Vettura che deve essere dunque ammortizzata e pagata. Cosa impossibile da fare se non si lavora.

"Sono indispensabili provvedimenti di sostegno economici certi, immediati, di misura adeguata – ha detto il Segretario regionale Confartigianato, Gilberto Gasparoni – così come fatto per altri settori, affinché possa essere garantito il servizio di trasporto pubblico non di linea, svolto con i taxi. Ci vuole – ha concluso – un sostegno economico specifico alle imprese del settore trasporto pubblico non di linea, di importo adeguato così come attuato per altri settori".