Tenta di soffocarla con un cuscino Afferra un coltello e prova a colpirla

La donna, residente in città, era riuscita a parare il colpo riportando ferite a una mano per 40 giorni. Il marito, 46 anni, ora ha ricevuto un divieto di avvicinamento con la procedura del codice rosso

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di Marina Verdenelli

Violento al punto che aveva anche cercato di strangolarla, stringendole le mani attorno al collo durante una delle sue sfuriate. Per tre anni una donna residente in città avrebbe subito la prepotenza fisica e morale del marito, arrivato anche ad un passo a soffocarla. Il motivo? Lei voleva separarsi, lui no. Con un divieto di avvicinamento è stata messa al sicuro, per ora, una moglie vittima di lesioni gravi e aggravate. Il provvedimento cautelare è dei giorni scorsi ed è stato notificato all’indagato direttamente dalla squadra mobile diretta da Carlo Pinto.

La polizia è venuta a conoscenza della storia quando a luglio la donna è finita in ospedale, al pronto soccorso di Torrette, per una ferita da taglio provocata dal marito. Lui l’aveva accoltellata durante una lite domestica. Lei per difendersi aveva parato il colpo con la mano rimediando un taglio profondo e 40 giorni di prognosi. In ospedale era scattato il protocollo per vittime di violenza ed era stata avvisata la questura. Parlando con gli agenti la donna era riuscita a confidarsi completamente facendo emergere che subiva violenze domestiche dal 2019. Prima più sporadici poi una escalation. L’informativa è stata passata alla Procura che ha attivato le procedure per il codice rosso. Il gip del tribunale ha emesso la misura cautelare: il marito, 46 anni, italiano, non potrà avvicinarsi (o la misura sarà inasprita fino al carcere) per meno di 500 metri. Nell’episodio di luglio, quello che ha fatto finire la donna in ospedale, era scoppiata una lite in casa. Lui avrebbe cominciato a scagliare oggetti contro sua moglie e poi, in una escalation di violenza, le avrebbe strappato i vestiti di dosso e l’avrebbe colpita con un bastone mentre si trovava sul letto in stato di choc. Le violenze sarebbero proseguite con un tentativo di strozzamento, stringendole le mani intorno al collo e, di seguito, tentando di soffocarla con un cuscino. "Chiedimi scusa" le avrebbe intimato. La vittima aveva provato a fuggire ma il marito aveva afferrato un coltello per colpirla. Nel tentativo di ripararsi dai colpi lei era rimasta ferita ad una mano. La prognosi di 40 giorni era per il tagli alla mano con lesione del muscolo e del nervo, e per le ecchimosi ad entrambe le gambe. L’uomo è assistito dall’avvocato Marco Giorgetti. La polizia, che proprio recentemente ha inaugurato una stanza, in questura, destinata all’ascolto e alla accoglienza di donne maltrattate, invita le vittime di atti simili a trovare la forza di denunciare.