
I controlli dei carabinieri sulle strade
E’ la truffa più nota perché commessa da anni e spesso da persone che vivono al sud d’Italia. Si fa finta di essere urtati da un’automobile che ci passa accanto e che ci rompe lo specchietto. Tutto questo solo per spillare soldi all’automobilista di turno che, per non gravare sull’assicurazione e sull’aumento del premio annuale, sgancia il denaro in contanti pensandosi colpevole. Stava per succedere di nuovo, qualche giorno fa, alla Baraccola.
Due ragazzi di origine campana, entrambi 20enni, a bordo di una Fiat Tipo nera, presa a noleggio, si sono affiancati alla vettura di una donna, una 50enne anconetana che stava percorrendo la statale Adriatica dopo essere uscita dal casello autostradale. Utilizzando probabilmente un bastone hanno colpito la fiancata del suo veicolo, causandole anche un’ammaccatura. Poi l’hanno inseguita fino al Centro Mirum in via Pastore e invitata a fermarsi lamentando che avevano subito un danno. "Guardi che ci ha rotto lo specchietto". La 50enne ha visto che effettivamente era spaccato (ma non da lei). I due le hanno chiesto 500 euro per risolvere la cosa bonariamente, senza chiamare le forze dell’ordine perché avrebbero multato tutti per guida pericolosa.
Hanno accompagnato la 50enne ad un vicino sportello bancomat, per farle fare il prelievo e farsi dare così i soldi, ma nel tragitto la donna ha chiamato un amico, per raccontargli il fatto e farsi raggiungere. L’uomo al telefono l’ha messa in guardia. I due 20enni a quel punto sono fuggiti perché hanno capito che la situazione per loro si metteva male. La 50enne ha sporto denuncia ai carabinieri della stazione di Brecce Bianche, realizzando il raggiro in cui era caduta. I militari sono riusciti a trovare i due 20enni e a denunciarli per truffa aggravata. Avevano già dei precedenti e la donna li ha riconosciuti.
m.v.