Teppisti scatenati a Chiaravalle: in bici al buio contro le auto parcheggiate

Fuoco appiccato domenica sera da un gruppo di ragazzi in Largo 2 giugno: "E’ un disagio che non va sottovalutato"

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Al buio in bicicletta contro le auto in sosta, lancio di bastoncini mentre transitano i veicoli ma anche fuochi appiccati in piazza. E’ allarme teppisti nella città di Maria Montessori. Diverse le segnalazioni che riguardano una quindicina di adolescenti annoiati in cerca di adrenalina e brividi. La zona è quella del parco Primo Maggio ma anche di Largo 2 giugno. I ragazzini a turno si lancerebbero giù per la discesa contro le auto che salgono verso il parco, per svoltare improvvisamente e pericolosamente all’ultimo. Una zona periferica dove spesso le auto corrono veloci. Il risultato sono state brusche frenate e occhi sgranati per diversi automobilisti. Uno di loro avverte i chiaravallesi tramite social network: "Se qualcuno del gruppo ha dei figli in fascia 12-14 sappia che che c’è un gruppetto di circa 15 ragazzini che domenica sera stava al parco primo Maggio, proprio all’altezza del curvone dopo la croce per intenderci, al buio. Uno di questi ragazzini era sulla bici e ha fatto la mossa di venirmi in fronte verso la macchina, scansandosi all’ultimo e facendo il gesto con le mani come a dire: ‘Hai avuto paura eh’. Un altro dello stesso gruppo di ragazzi ha lanciato un bastoncino di legno verso la macchina. Ho fatto inversione più avanti, appena ho potuto ma loro si sono dispersi dentro l’ampio parco". L’automobilista cerca di avvertire i genitori di quei ragazzi affinchè sappiano cosa accade e prendano provvedimenti".

Un’altra segnalazione che riguarda sempre domenica sera denuncia un fuoco appiccato da un gruppo corposo di ragazzini in piazza Largo 2 Giugno. L’allarme corre su Facebook dove c’è chi parla di ragazzate, chi di fenomeno espressione di un disagio che non va sottovalutato. Fenomeni non solo antipatici ma anche molto pericolosi. Ma non finisce qui perché un altro signore denuncia di aver ricevuto insulti da parte di un gruppo di "teppistelli". "Domenica pomeriggio alle 19 circa mentre facevo una delle mie passeggiate serali sono stato verbalmente accredito da ragazzini sui quattordici anni, all’altezza di Largo Oberdan. Mi hanno gridato: ‘vecchio’, ‘cretino’, ‘scemo’. Hanno usato anche un epiteto più carino: ‘nonno’. E questa è già la terza volta che mi accade nel giro di cinque mesi. Ho 67 anni, il mio vecchio professore di italiano Nino Mantica alle scuole medie di Chiaravalle ci insegnava che le persone anziane vanno rispettate". Sara Ferreri