Terremoto: ad Ancona scuole chiuse anche giovedì 10 novembre

Vialla Igea evacuata e poi ripaerta dopo i controlli. Calcinacci in stazione, tutte le chiese chiuse e tanta paura

Ancona, 9 novembre 2022 - Scuole chiuse anche domani, giovedì 10 novembre come le chiese,  chiuse in tutta la diocesi. E poi calcinacci caduti e crepe nei palazzi. Ma soprattutto tanta, tanta paura. E' ancora un risveglio nel terrore  quello della provincia di Ancona, scaraventata giù dal letto alle 7,07 da una fortissima scossa di terremoto (magnitudo 5,5) registrata con epicentro nel mare Adriatico tra Fano e Pesaro. Si segnalano problemi alla stazione di Ancona, con crolli di calcinacci (foto), ed è stata evacauata per alcune ore la casa di cura Villa Igea. I treni sono rimasti fermi per ore, in attesa delle verifiche statiche dei tecnici che per fortuna hanno dato esisti positivi, consentendo la ripresa della circolazione poco prima di mezzogiorno.

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Ad Ancona tutte le scuole chiuse anche giovedì 10

"I nostri tecnici - scrive in un post su Facebook la sindaca Valeria Mancinelli - sono impegnati nelle verifiche nelle scuole e negli altri edifici pubblici. Considerando il numero elevato degli edifici interessati dai sopralluoghi comunichiamo fin d'ora che le scuole di ogni ordine e grado, dagli nidi alle superiori, rimarranno chiuse anche nella giornata di domani, giovedì 10 novembre.

L'assessore regionale Aguzzi: "Ho visto gli alberi tremare"

"Ero in giardino, quello che mi ha impressionato è che ho visto tremare gli alberi". L'assessore regionale alla Protezione civile delle Marche, Stefano Aguzzi, di Fano racconta gli attimi delle forti scosse sismiche che si sono succedute stamattina con epicentro proprio sulla costa marchigiana nella zona di Pesaro Urbino. "Mi trovavo in giardino in quel momento - riferisce -, ci sono degli ulivi, la cosa impressionante è stata vedere gli alberi tremare, da lì ho dedotto che fosse qualcosa di molto forte". "Ho visto mia moglie scendere di corsa e uscire di casa in pigiama - dice ancora Aguzzi - e le ho detto speriamo che l'epicentro sia vicino perché almeno è il massimo che è successo, se l'epicentro è lontano è una cosa disastrosa. È stata una scossa molto molto forte".

Villa Igea evacuata e poi riaperta

Evacuata per tre ore la clinica privata Villa Igea per effettuare verifiche strutturali: "I vigili del fuoco ci hanno dato il nullaosta - riferisce ancora Fausto Mannucci, direttore sanitario della casa di cura poco prima delle 11 - e dopo il sopralluogo riprendiamo, con la dovuta calma e i dovuti tempi le nostre attività". Incolumi tutti i 35 pazienti ricoverati e gli operatori di turno: "Siamo scappate in vestaglia e ciabatte. Le infermiere passavano tra i corridoi e urlavano 'uscite, uscite tutti, non prendete ascensori, prendete le scalè. Paura? Sí tanta, la scossa non si fermava mai", raccontano due ospiti della struttura, Manuela Meriggiola, 53 anni, di Pescara e Cristina Verrecchia, 50 anni, di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno).

Chiese chiuse 

Monsignor Angelo Spina ha disposto con un decreto, a scopo cautelativo, la chiusura di tutte le chiese dell'Arcidiocesi di Ancona-Osimo, per le prossime ventiquattro ore. Invio in allegato il decreto dell'Arcivescovo.

Aeroporto operativo

Enac informa che l'aeroporto di Ancona - Falconara è operativo. Il sisma che ha colpito le Marche non ha danneggiato le strutture aeroportuali e tutti i collegamenti da e per lo scalo sono attivi. Lo comunica Enac in una nota

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Decina di accessi al Pronto soccorso

Al Pronto soccorso dell'ospedale regionale di Ancona sono stati una decina gli accessi per persone rimaste ferite nei momenti di fibrillazione, agitazione e paura seguiti alle forti scosse sismiche registrate sulla costa marchigiana, nel Pesarese, a partire dalle 7:.7: non si tratta di feriti connessi a crolli ma, riferisce la responsabile del Ps, dott.ssa Susanna Contucci, di traumi minori su persone che stavano scappando dopo le scosse o di crisi di panico per lo spavento subito a causa della scia sismica. Per ora non ci sono richieste di interventi 'maggiorì o di soccorsi dalle zone vicini all'epicentro.