"Ti rovino la faccia con l’acido": assolto per assenza di prove

Sposati da 13 anni denuncia il marito per maltrattamenti e stalking e dopo averlo fatto finire a processo lui viene assolto. "Insufficienza della prova" è stato il verdetto in tribunale, del giudice Carlo Cimini. La fine di un incubo per un 39enne di origine napoletana che ha vissuto a Moie con la moglie prima che lei lo denunciasse. Stando alle accuse sostenute dalla donna lui l’avrebbe lasciata senza soldi, anche quelli per fare solo la spesa, perseguitandola dopo la separazione e offendendola di continuo tramite messaggi che inoltrava a tutta la sua parentela, per metterla in cattiva luce. "Ti sei fatta tutti quelli della fabbrica" le avrebbe scritto in uno dei messaggi di gruppo, "te la fai anche con la tua amica, sei una lesbica". Alle offese sarebbero seguite le minacce, come quella in cui l’accusò di aver speso soldi per comprarsi le creme di bellezza per il viso e lui le disse: "Io questa faccia te la rovino con l’acido". Nell’udienza che ha preceduto quella di ieri la moglie, una 40enne italiana, da cui ha avuto anche tre bambini, aveva rimesso la querela. La coppia lavorava nella stessa azienda, in Vallesina, e si era sposata nel 2008, quando già sarebbero avvenuti i primi maltrattamenti. La denuncia che ha fatto poi aprire un fascicolo e rinviare a giudizio il 39enne risale al 2020, quando lei se ne andò di casa per chiedere la separazione. L’uomo non avrebbe smesso di maltrattarla e a marzo scorso, dopo un divieto di avvicinamento alla ex moglie che non ha rispettato, è stato messo agli arresti domiciliari (poi revocati). I fatti riferiti dalla vittima però non hanno trovato conferme tali da condannare l’imputato che, anche durante il processo, aveva respinto le accuse, ad iniziare dalla minaccia di sfregiarla con l’acido.

ma. ver.