Tigli abbattuti, sei attivisti denunciati

Lungo braccio di ferro tra il Comune e chi si opponeva al taglio degli alberi. Sono intervenute le forze dell’ordine

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La ditta arriva alle 8 per abbattere i due primi tigli di viale Trieste ma trova alcuni attivisti del comitato ‘Garanti del verde’ ad occupare l’area: arrivano l’assessore all’Ambiente Alessandro Tesei, alcuni consiglieri di maggioranza tra cui Agnese Santarelli, il dirigente e l’ufficio tecnico per cercare di convincerli a desistere e della necessità di abbattere quelle piante "pericolose per la pubblica incolumità". Due ore di discussione, poi vengono chiamati polizia locale e carabinieri, ma alcuni degli attivisti sono irremovibili. Scattano le identificazioni e le denunce, sei in tutto, per interruzione di pubblico servizio. Si decide di non procedere con la forza pubblica e dopo un summit di giunta, i tecnici supportati dalla polizia, tornano in viale Trieste, transennano l’area e abbattono il tiglio più pericoloso secondo la tomografia commissionata nelle ultime settimane di giunta Bacci. In pochi minuti l’albero viene abbattuto ed ecco che i ‘garanti del verde’ tornano a presidiare, anche nel pomeriggio, viale Trieste, in particolare i due tigli vicino ai binari dove si stava procedendo a montare le transenne proprio per impedire sit-in nei prossimi giorni quando i due esemplari più uno davanti all’ingresso della stazione dovranno essere abbattuti. Torna la polizia locale e con il vicecomandante Filippo Peroni che cerca di convincere le ‘pasionarie’ a lasciare l’area occupata dalle transenne. Un lungo braccio di ferro che si è protratto fino a che la ditta incaricata del taglio non ha dovuto lasciare l’area per altri impegni programmati. "L’intervento – spiegano dal Comune – era programmato per la mattinata, ma la presenza di alcune persone all’interno dell’area lo aveva impedito, malgrado l’assessore Tesei, unitamente ad alcuni consiglieri comunali, avessero raggiunto viale Trieste intorno alle 8 per cercare, ancora una volta, un margine di confronto con gli stessi, in una volontà di confronto che non è venuta mai meno. Medesimo invito era stato fatto loro da parte delle forze dell’ordine, costrette poi a procedere all’identificazione dei presenti". Poi sul primo esemplare tagliato: "il suo tronco era totalmente cavo sin dalla sua base. Nel malaugurato caso di caduta anche di un solo ramo, oltre al pericolo, si sarebbe configurata una responsabilità del personale dell’Area servizi tecnici".

Sara Ferreri