"Tirarli fuori dall’isolamento dei social"

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Massimiliano

Polacco*

Tornare a una normalità nella quale soprattutto i giovani possano sentirsi parte della società e capaci di rivestire un ruolo all’interno di essa. E’ un passaggio fondamentale per riportare il disagio giovanile, che si sta manifestando in forme molto preoccupanti nelle nostre città, ad un fenomeno se vogliamo naturale, passatemi il termine, ma gestibile attraverso gli strumenti propri di una società capace di ascoltare e dare risposte ai giovani. Luoghi di aggregazione, società sportive e enti vari di educazione giovanile sono mancati durante la pandemia che ci ha accompagnato in questo lungo ed impegnativo periodo. Questi anni di difficoltà hanno acuito certi fenomeni che probabilmente sono stati troppo trascurati anche perché le preoccupazioni principali si sono ovviamente legate alla sicurezza sanitaria. Ora però gli ‘effetti collaterali’ si fanno sentire ed occorre rispondere partendo da un coinvolgimento positivo dei giovani cui bisogna offrire nuovi spazi di compensazione, nuovi indirizzi e stimoli per arrivare a sentirsi elementi attivi di una società. Dobbiamo anche evitare che i giovani possano risentire pesantemente delle possibili deviazioni derivanti dai falsi miti dei social dove a volte il disagio cresce e prende quelle deprecabili forme violente. L’isolamento forzato causa Covid ha sicuramente alzato il livello di stress ed ansia per questo credo sia importante ricostruire i punti di contatto con i giovani per renderli parte attiva di una nuova socialità e sensibilizzarli sul concetto di rispetto delle persone, dei luoghi e delle attività che li ospitano nei loro momenti liberi. Negozi, ristoranti, bar e attività al pubblico hanno diritto di vivere con serenità e tranquillità il proprio lavoro quotidiano pertanto vanno certamente tutelati ogni giorno ma è chiaro che accanto ad una rafforzata attività di prevenzione e controllo di certi episodi, che siamo qui ad auspicare, è necessaria un’azione sociale determinata per riportare al centro un rinnovato ideale di crescita positiva e costruttiva.

* Direttore Confcommercio Marche