Tommaso, il numero uno nel mondo "Non si diventa fenomeni per caso"

L’anconetano Marini ieri nel club che l’ha lanciato: "Faremo di tutto per dargli le armi giuste e rimanere a questi livelli"

Migration

di Gianni Angelucci

L’allievo e il maestro. E lo spirito di emulazione. Dal dizionario di italiano: prendere a modello il comportamento di altri per non apparire inferiore ad esso. Giusto per sgomberare il campo da qualsiasi equivoco. Passato il momento, un momento durato una ventina di anni (però…), del dream team Trillini, Vezzali, Di Francisca, dove tra accese rivalità e tregue obbligate (azzurri forever) nelle bacheche del club sono arrivate, provenienti da ogni parte del globo, vagonate di metalli preziosi, al Club Scherma Jesi potrebbe andare in scena la prima staffetta (olimpica) al maschile targata Club Scherma Jesi. L’allievo Tommaso Marini in pedana, sempre da numero uno, per rinnovare fama e trionfi a cinque cerchi del maestro Stefano Cerioni (Seul 1984). Parigi 2024 è tra due anni. Provare si può. E mai come stavolta il maestro sarebbe tanto fiero del suo allievo.

"Tommaso? Al Cairo, non che ne dubitassi, ha dimostrato tutto il suo valore – legittimo orgoglio del c.t. Stefano Cerioni – ha tutte le qualità per affermarsi e confermarsi ai massimi livelli: poteva vincere il mondiale, c’è andato vicinissimo, non ha vinto l’oro per una stoccata: e può ancora migliorare". Tommaso di cognome fa Marini, venti anni, è nato a Osimo, risiede ad Ancona, si allena a Jesi e fa parte del gruppo Sportivo Fiamme Oro, quello della Polizia di Stato e di Marcel Jacobs, per capirci. Da qualche giorno è diventato numero uno del ranking mondiale di fioretto maschile. Oro a squadre, argento individuale, solo per restare ai risultati più recenti: avrebbe di che montarsi la testa, Tommy modi e gesti invece sono sempre quelli, gentili ed educati come la faccia, da bravo ragazzo. Il c.t. Cerioni, uno piuttosto spiccio che con i complimenti ci va sempre cauto, con Marini sa di andare sul sicuro. "Dopo anni di crescita e di grande applicazione quest’anno Tommaso ha espresso tutto il suo enorme talento raggiungendo giovanissimo il top: può migliorare? E’ chiaro che dopo un oro e un argento di margini di miglioramento non ce ne possono essere tanti, faremo di tutto per mettergli in mano più armi possibili per restare a lungo il numero uno ma sotto questo aspetto la sua dedizione, l’etica del lavoro, la forza di volontà sono garanzia di futuro ai massimi livelli ancora per tanto tempo". Seduto accanto al Ct, Tommaso incassa complimenti e attestati anche da parte dei maestri Giovanna Trillini, Maria Elena Proietti Mosca, Annalisa Coltorti. "Un fenomeno! All’inizio non è stato facile fargli capire i nostri metodi di lavoro, era giovane, un po’ ansioso, verso la fine degli allenamenti non si teneva, guardava l’orologio, devo andare in Ancona! Negli ultimi due anni è esploso, non di si diventa numeri uno per caso!" .

Lui Tommaso, ringrazia i presenti e riassume in due battute la sua storia ‘jesina’. "I miei maestri sono stati fondamentali per la mia crescita e per la mia maturazione, se sono qui lo devo principalmente a loro". Tutti concordi, gli anni del Covid non sono stati poi così micidiali. "All’inizio dell’anno ero 50esimo nel ranking mondiale non nascondo che un po’ ero preoccupato, Stefano (Cerioni, ndr) non ha mai smesso di farmi forza e incoraggiarmi, è stato determinante per raggiungere questi risultati".

Quanto pesa questo oro mondiale in ottica futura?

"Il giusto, è una responsabilità ma anche uno stimolo in più: adesso non rimane che archiviare tutto e mettersi al lavoro, per farsi trovare pronti l’anno prossimo".

Magari se non fosse arrivato il titolo mondiale oggi ragionerebbe in modo diverso...

"Ma no, ho sempre pensato che lo sport è importante per il benessere fisico e mentale, che per arrivare in alto serve serietà e tanto lavoro, ma alla base di tutto ci deve essere il divertimento, lo sport non può e non deve essere questione di vita o di morte".

Come festeggia la medaglia d’oro, il guerriero appena tornato a casa?

"In famiglia, con gli amici e … qualche giorno di vacanza, le ultime settimane sono state abbastanza impegnative!".

In vacanza dove?

"A Ibiza".

Ci tolga una curiosità: le avessero detto che sarebbe diventato numero uno al mondo a venti anni, ci avrebbe creduto?

"Dico la verità, quando ho cominciato a tirare di scherma più che diventare il numero uno pensavo quanto sarebbe stato bello vincere qualche gara!". Esagerare, ogni tanto, si può …