Tommaso si conferma imperatore Marini vince la coppa del mondo

Il campione anconetano del fioretto ha sbalordito tutti in Giappone superando in finale il francese Pauty

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di Andrea Pongetti

"L’imperatore Tommy colpisce ancora": la Federscherma italiana celebra così il campione anconetano Tommaso Marini, che ieri mattina in Giappone si è dimostrato per l’ennesima volta un numero 1. Marini infatti ha vinto a Tokyo la prova di Coppa del Mondo di fioretto individuale maschile dopo un percorso netto entusiasmante, concluso da una finale vietata ai deboli di cuore. Il detentore della Coppa infatti, che si allena al Club Scherma Jesi, dopo un debutto senza acuti nella prova di Bonn, è subito tornato a ruggire in Giappone, dove la scherma tornava a distanza di un anno e mezzo dai Giochi del 2020, poi slittati all’estate 2021. Marini ha esordito nella prova nipponica superando nettamente (15-4) proprio un atleta di casa, Matsubuchi; poi, per 15-9, ha eliminato prima il cinese Chen e poi l’altro giapponese Shikine. Le tre vittorie hanno aperto al fiorettista tesserato per le Fiamme Oro le porte dei quarti di finale, dove non c’è stato nulla da fare per un atleta quotato come il francese Ediri, battuto 15-8 dalla ferocia del campione dorico, che in tutti gli assalti ha messo in pedana da subito una grande aggressività. In semifinale il livello degli avversari si è comprensibilmente alzato col trentaduenne egiziano Abouelkassem, argento olimpico e due volte campione d’Africa, che si è presentato in pedana dopo aver eliminato l’oro olimpico Daniele Garozzo: match equilibrato in questo caso ma vinto da Marini per il ritiro dell’avversario per un problema fisico. L’azzurro al momento della sospensione stava comunque conducendo per 6 stoccate a 5.

Per Marini a quel punto rimaneva soltanto il francese Maxime Pauty, che aveva in precedenza eliminato il giapponese Nagano (quest’ultimo dunque classificato al terzo posto assieme all’egiziano Abouelkassem). Assalto finale palpitante, con Marini per la prima volta nella giornata costretto ad inseguire i tentativi di fuga del francese, 29 anni, oro olimpico lo scorso anno a Tokyo nella gara a squadre vinta dalla Francia. Raggiunto il 13-13 però Marini è stato più lucido, piazzando la stoccata del sorpasso e poi chiudendo sul 15-13 grazie ad una infrazione ravvisata dall’arbitro a Pauty, che aveva impedito in maniera non corretta la parata e risposto dell’anconetano. Oro dunque per Marini, che ha tenuto altissimo l’onore dell’Italia guidata dal Commissario Tecnico jesino Stefano Cerioni, per il resto meno brillante del solito, con Garozzo quinto e Foconi nono. Oggi gara a squadre, ancora con in pedana Garozzo, Foconi, Bianchi e ovviamente Tommaso Marini, che promette subito battaglia: "la vittoria nella gara individuale ma dà tanta autostima, ora però sono totalmente concentrato sulla gara a squadre coi miei compagni".