"Torneremo a tirar baci"

La struggente dedica di Tiziano Luconi al figlio Mattia, ucciso a 8 anni dall’alluvione. Ieri l’ispezione, i funerali la prossima settimana. Sarà tumulato a San Pietro d’Arcevia

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di Giacomo Giampieri

L’amore di un padre, Tiziano Luconi, per un figlio che se n’è andato troppo presto, Mattia. Circola in rete da qualche ora un post del papà per ricordare il suo piccolo di otto anni, il cui sorriso è stato spento dalla tremenda alluvione di giovedì 15 settembre. Ed è un post che sta commuovendo: "Torneremo a girare in Vespa e a tirar baci, Mattia saluta tutti. Vi vogliamo bene", abbinato ad una foto di lui e il bimbo sul motorino con il quale facevano tanti giri assieme. Mattia è stato ritrovato venerdì senza vita di fronte ad un asilo di campagna. Tiziano ci aveva creduto fino all’ultimo di riabbracciarlo e al Carlino aveva detto di volerlo ricordare come l’ultima volta che lo aveva visto. Poi la tremenda notizia, giunta alle 15.30 di due giorni fa: il rinvenimento del corpicino da parte di una collaboratrice dell’asilo. Anche la mamma Maria Silvia Mereu si era aperta al nostro giornale in un’intervista straziante, realizzata poco prima delle 15, con accanto gli altri parenti, a partire dalla sorella Caterina e il marito Alessandro Fontana. Dopo le dimissioni dall’ospedale era voluta tornare sulla sponda del Nevola, per capire cos’era accaduto quella notte terribile, quando il fiume ha trascinato con sé Mattia e glielo ha portato via per sempre. Sussurrava composta e distrutta: "Voglio una tomba per piangerlo". Un grido disperato. Ieri è stata effettuata l’ispezione cadaverica, in giornata dovrebbe arrivare il nullaosta per il funerale della prossima settimana. Prima verrà fatta una veglia all’ospedale di Senigallia, poi Mattia riposerà in pace a San Pietro d’Arcevia, il paese d’origine della mamma. A Barbara, invece, il paese dove Maria Silvia lavora da farmacista e Tiziano vive, è l’ora dei ricordi commossi di Mattia. Un frequentatore del bar Cra Cra non dimentica quando il piccolo gli si avvicinava, stanco, e si addormentava sulle sue braccia. Poi una lacrima gli impregna il viso triste. Il sindaco Riccardo Pasqualini è affranto: "Lo adoravano tutti. Era un piccolo angelo in terra, figuriamoci cosa sarà da lassù", spiega quando raggiunto al telefono. "La comunità scolastica marchigiana esprime profondo cordoglio per la morte dell’alunno Mattia. Il tragico ritrovamento del corpo della vittima più piccola del nubifragio che ha funestato le provincie di Ancona e Pesaro-Urbino lascia sgomenti e affranti. Il trascorrere del tempo non affievolisca il sentimento comunitario che oggi ci vede tutti uniti nel pianto per l’atroce scomparsa della giovane e innocente vita. Alla famiglia, ai suoi affetti più cari, ai compagni di classe del piccolo Mattia, il commosso, sentito, partecipato, abbraccio", si aggiunge al coro il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti. La scomparsa di Mattia, quella di Noemi, due dei dodici morti dell’alluvione, la ricerca incessante di Brunella, la distruzione nelle aziende e nelle case: è una ferita che difficilmente potrà rimarginarsi. Di Mattia resta il pensiero più bello, quello descritto nel messaggio di papà Tiziano: "Torneremo a girare in vespa e a tirar baci, Mattia saluta tutti. Vi vogliamo bene". Anche Barbara gliene ha voluto. E più in generale l’Italia intera. Che ha sentito quel figlio, volato via troppo presto, anche un po’ suo.