Una discarica di rifiuti, lattine, bottiglie di plastica, vetri rotti, ferri arrugginiti, cartoni, pezzi di cemento e anche un giaciglio per senzatetto con materassi, ricavato sotto le case. Siamo a Torrette, vicino alla stazione ferroviaria del quartiere già esposto ai problemi del traffico e della qualità dell’aria. Lungo la fila di abitazioni che costeggiano il mare e la ferrovia regna una situazione di degrado. A segnalarla è un residente, Maurizio Bortone, paladino della pulizia e del buon vivere. "Il problema è serio – dice Bortone – c’è una emergenza igienico-sanitaria e di degrado ambientale. Chiunque si sente libero di buttare qualcosa sotto le nostre case. Basta affacciarsi per vedere in che stato viviamo".
Il Carlino ha raggiunto Bortone a Torrette ieri mattina e il panorama che si è presentato non era idilliaco. Il retro delle palazzine danno sul binario di attesa della stazione dove è presente solo un minuscolo cestino. "Le bottiglie e le lattine che troviamo gettate sotto le nostre finestre hanno un nome e cognome – sbotta Bortone – Sono gli studenti dell’istituto tecnico di Torrette quando aspettano il treno bevono, mangiano e buttano tutto di sotto da noi. È così fino a giugno. Sono degli incivili". Dal marciapiede del binario di attesa infatti ci si affaccia sul perimetro ribassato delle abitazioni vicine che fungono così da ricettacolo di immondizia. "Domani (oggi, ndr) verranno dei miei amici dal Trentino a trovarmi – spiega il residente – mi vergogno di fargli trovare questo schifo. Passerò la serata a raccogliere quello che posso e a pulire. Ho scritto al Comune, anzi prima sono stato dai vigili urbani per segnalare la discarica e loro mi hanno detto di inviare una mail tramite il sito del Comune, al link ’Pronto urp’. Ho segnalato due mesi fa ed è ancora un mondezzaio. C’è una impalcatura abbandonata da due anni, l’ex ristorante Carloni è un immobile fatiscente e attorno c’è tutto il cantiere abbandonato. Altri rifiuti che aggravano la situazione. Davanti casa mi trovo sacchi di immondizia abbandonati che nessuno raccoglie. Eppure la Tari ci viene chiesta regolarmente come pagamento. Abbiamo avuto anche chi dormiva sotto le nostre case".
Tra le colonne che fanno da fondamenta di una abitazione sono rimasti i materassi usati come giaciglio. "Fino a prima dell’estate ci dormiva un senzatetto – continua Bortone – passava dalla stazione, scendeva usando un palo della luce e un muretto e si rifugiava lì. Aveva messo anche una tenda per coprire la visuale".
Ieri pomeriggio la risposta del Comune è finalmente arrivata in mail al residente. Il servizio Ambiente avrebbe fatto un sopralluogo ma "è impossibile accedere nel luogo da lei indicato – ha scritto l’Ente – in area non pubblica, potrebbe essere zona condominiale o delle ferrovie, non di nostra competenza", gli hanno scritto.