Torrette, la battaglia dei 500 precari Sorpresa, il prefetto convoca tutti

E’ la prima volta che si sceglie la strada della conciliazione per scongiurare gli scioperi minacciati dalle Rsu

Torrette, la battaglia dei 500 precari  Sorpresa, il prefetto convoca tutti

Torrette, la battaglia dei 500 precari Sorpresa, il prefetto convoca tutti

di Pierfrancesco Curzi

Vertenza per la stabilizzazione del personale precario dell’area comparto (infermieri, oss, ausiliari, ostetriche e settore tecnico e amministrativo) all’ospedale di Torrette, il prefetto di Ancona convoca le Rsu sindacali e la direzione aziendale per un tentativo di conciliazione. È la prima volta dalla nascita dell’azienda ospedaliera di Ancona con i suoi tre presìdi (Torrette, Lancisi e Salesi) che un simile percorso viene adottato dalla più alta sfera istituzionale del territorio il cui obiettivo è salvaguardare la salute pubblica e quando si parla di sanità il concetto appare abbastanza stringente. Una decisione, quella della prefettura, tutt’altro che scontata, ma del resto la minaccia di uno sciopero del personale nella più grande struttura pubblica delle Marche qualche motivo di apprensione lo crea.

Dunque, la nuova direzione generale dell’azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche subito di fronte alla prima grana del suo mandato. Rapporti intersindacali subito in salita per il Dg, Armando Gozzini, e per la nuova direttrice amministrativa, Cinzia Cocco, in sella da pochissime settimane dopo l’improvvisa defenestrazione di Antonello Maraldo. In gergo tecnico si usa il termine di ‘procedura di raffreddamento’ delle posizioni, tradotto significa cercare una via d’uscita, un accordo per evitare il via allo stato di agitazione e agli scioperi.

L’incontro a Palazzo del Governo è stato fissato per questa mattina a mezzogiorno e vedrà la prefettura come istituzione mediatrice tra le due posizioni. Il 31 marzo scorso l’Rsu dell’area comparto aveva inviato una lettera dettagliata al prefetto in cui spiegava le ragioni della protesta, a partire dalla scadenza dei contratti a tempo determinato per oltre 500 lavoratori precari (su un totale di 3.100) che ricoprono anche ruoli di grande responsabilità. I turni assistenziali a rischio a causa di salto riposi, reperibilità, doppi turni, insomma una situazione fuori controllo. Poche ore dopo l’invio della lettera in prefettura la direzione aziendale aveva inviato la comunicazione di un incontro sindacale. Un tempismo sospetto che non ha fatto recedere l’Rsu unita e compatta dal richiedere la conciliazione che ieri è arrivata ufficialmente con le parti convocate nella sede di piazza del Plebiscito. L’opera di mediazione richiederà uno sforzo ad ambo le parti per scongiurare lo stato di agitazione e giornate di sciopero, con l’obiettivo primario che restano il lavoro e i contratti dei precari.