PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Chirurgia, tagliati i posti letto. Pazienti gravi parcheggiati anche in pronto soccorso

Ancona: la carenza di personale infermieristico ora ha raggiunto livelli insostenibili in tutta l’area. Numeri imbarazzanti: da 51 postazioni si è prima passati a 41 e ora altra sforbiciata a 32

Ancona, 7 dicembre 2023 – Pazienti da operare in urgenza parcheggiati in attesa per giorni in pronto soccorso e quelli operati appoggiati in reparti dell’area medica. Delirio nell’area chirurgica dell’ospedale di Torrette dove la carenza di personale infermieristico ha raggiunto livelli insostenibili. Un trend ormai in fase avanzata che sta colpendo tutte le aree specialistiche della struttura che negli ultimi due anni, 2021 e 2022, ha vinto il premio come "Migliore ospedale pubblico d’Italia".

Echi lontani di un tempo ormai andato che fa i conti con la drammatica realtà fatta di un generale depauperamento di un’eccellenza assoluta. Parlare di Torrette significa soprattutto porre in risalto la galassia chirurgica, la spina dorsale di qualsiasi azienda ospedaliera e in particolar modo del centro che riceve e opera pazienti da tutta la regione: urgenze per traumi e altre patologie da ogni angolo delle Marche con guardia attiva h 24.

Allarme a Torrette, tagliati posti letto. Nella foto Saltamartini e Gozzini
Allarme a Torrette, tagliati posti letto. Nella foto Saltamartini e Gozzini

A denunciare tutto questo sono tutti i membri del personale che quotidianamente opera nell’area della clinica di chirurgia e e chirurgia epatica che negli ultimi mesi ha conosciuto un taglio assurdo di posti letto. Sono i numeri a parlare in questo senso: la riduzione progressiva di posti per i pazienti operati ha visto scendere il dato da 51 a 41 e adesso l’ultima sforbiciata generosa ha portato a un tracollo fino a quota 32. Dietro questa escalation pericolosa c’è in particolare un altro dato molto interessante e grave al tempo stesso: dal 1° dicembre l’azienda ha tolto ben 5 infermieri alla struttura operativa.

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La matematica non è un’opinione, da qui la necessità di abbassare il livello assistenziale tagliando posti letto e dunque cure, assistenza e anche Drg, ossia il conto economico per intervento a seconda della tecnica su cui si basa la sopravvivenza finanziaria di un ospedale. L’ospedale (i tre presidi) già costretto a tagliare 100 posti letto rischia, per la grave carenza di personale sanitario un ulteriore taglio di almeno altri 100 posti letto. In queste condizioni, non sarà possibile ovviamente recuperare le liste di attesa, notevolmente appesantite dalla pandemia Covid.

Tornando all’area chirurgica, la situazione è talmente caotica che influisce a catena su altri reparti. Vedi il pronto soccorso dove i pazienti da operare d’urgenza attendono un posto letto per ore nella migliore delle ipotesi. C’è il paradosso dei degenti appena operati, anche per patologie gravi, appoggiati in reparti medici che nulla hanno a che vedere con la parte chirurgica. C’è un grande problema legato agli specializzandi e agli studenti che non riescono a fare la giusta formazione per carenza di letti e pazienti, senza contare i ritardi in Regione sulla ricostituzione delle piante organiche per Torrette.