Traffico di rifiuti da 8 regioni: nei guai 188 società. Multe per 14 milioni

Operazione dei carabinieri forestali: migliaia di trasporti irregolari e conferimento di rifiuti speciali, costituiti da terre e rocce di scavo e rifiuti da demolizione, presso due impianti di recupero di Castelbellino. In campo la Procura distrettuale antimafia di Ancona

I controlli dei carabinieri forestali

I controlli dei carabinieri forestali

Ancona, 2 dicembre 2020 - Traffico di rifiuti (video), scattano sanzioni per oltre 14,5 milioni di euro a carico di 188 società con sedi in 17 province di 8 regioni italiane. Gli illeciti sono stati accertati nell’ambito dell’operazione “Fango & Cash” diretta dalla Procura di Ancona a seguito della quale lo scorso mese di marzo erano state eseguite misure cautelari personali e reali a carico di cinque persone e quattro società, accusate di attività organizzata per il traffico di oltre 640mila tonnellate di rifiuti.

Nei giorni scorsi i militari delle stazioni carabinieri forestale di Jesi, San Marcello, Senigallia, Genga Frasassi e Conero hanno notificato oltre 4.300 processi verbali relativi a illeciti amministrativi per un importo complessivo pari a 14 milioni e 632mila euro. I verbali sono stati elevati nei confronti di 188 società con sede legale in 17 provincie italiane delle Regioni Marche, Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Puglia, Campania, Umbria e Lazio. Gli illeciti riscontrati riguardano migliaia di trasporti irregolari e relativo conferimento di rifiuti speciali non pericolosi, costituiti da terre e rocce di scavo e rifiuti da demolizione, presso due impianti di recupero di una società con sede a Castelbellino, in provincia di Ancona, trasporti avvenuti senza formulario di trasporto o con formulario incompleto e/o inesatto.

I conferimenti illegali sono stati accertati nell’ambito dell’indagine diretta dalla Procura distrettuale antimafia di Ancona per il reato di attività organizzata per i traffici illeciti di 640.000 tonnellate di rifiuti. A marzo due persone erano state collocate agli arresti domiciliari, una colpita da obbligo di dimora e due da misura interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriale. Sono stati sequestrati denaro e beni per un totale di quasi 5 milioni di euro, oltre a 76 camion e 7 mezzi d'opera, quali escavatori e mezzi movimento terra.

Le 188 società, la gran parte operanti nella Regione Marche e nello specifico 125 delle quali con sede in Provincia di Ancona, 27 con sede in quella di Macerata, 9 in quella di Pesaro Urbino, 3 adi Ascoli Piceno e una a Fermo, hanno conferito ingenti quantità di rifiuti terrosi o da demolizione presso l’impianto di Castelbellino, omettendo di produrre il formulario di trasporto (documento che identifica e caratterizza i rifiuti) o scaricando in aree diverse rispetto a quelle dichiarate nei documenti o comunque utilizzando formulari con dati incompleti e/o inesatti. “Le attività amministrative verranno seguite nei mesi prossimi con la massima attenzione per verificare il rispetto dei tempi e delle procedure previste dalle norme per la riscossione delle sanzioni comminate” fanno sapere i carabinieri forestali.

L’attività di accertamento condotta, in particolare per quanto concerne gli importi sanzionati, il numero di illeciti rilevati e il numero di società coinvolte, può essere considerata una delle più rilevanti a livello nazionale di sempre.