Padre e figlio travolti dal treno a Senigallia, lo strazio della madre: "E' colpa mia"

La mamma di Claudio ed ex moglie di Stefano Pannacci non si dà pace. Fino a ieri era in stato di choc in ospedale

Senigallia, 19 agosto 2022 - "No, mio figlio no, è colpa mia". È stata dimessa ieri mattina Gloria Nicoli, la mamma di Claudio ed ex moglie di Stefano, entrambi investiti dal treno giovedì sera. Dopo l’accaduto la donna è stata soccorsa dai sanitari che l’hanno prima assistita sul posto e poi trasferita in ospedale, dove ha trascorso la notte, in stato di choc. Insegnante come il marito, si prendeva da sempre cura del figlio Claudio e particolarmente nell’ultimo periodo, quando il giovane era ricaduto in uno stato depressivo. Una famiglia unita nonostante Gloria e Stefano fossero separati da quasi vent’anni. Avevano deciso di trascorrere qualche giorno insieme al figlio nella loro casa al mare, la stessa dove Gloria passava l’estate, mentre Claudio e la sorella Chiara si alternavano tra la loro casa di Valfabrica, in provincia di Perugia e la spiaggia di velluto.

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Stefano era arrivato il giorno prima di Ferragosto e giovedì aveva trascorso la giornata insieme al figlio e la moglie. Tutti esperti nuotatori ed amanti del mare, ogni anno erano tra i primi a fare il bagno, frequentavano il tratto di spiaggia libera davanti alla loro abitazione, dov’erano ormai conosciuti da tutti. Giovedì sera, a turbare la tranquillità della famiglia, la telefonata di un’amica di Claudio, forse più di un’amica, che gli chiedeva se rientrava a Perugia, nonostante il programma che aveva fatto con i genitori era quello di restare a Senigallia. Claudio però aveva deciso di lasciare la spiaggia di velluto, una decisione che ha scaturito una discussione ma nessuno pensava che il giovane potesse arrivare a tanto: mentre era con la mamma vicino alla loro auto, improvvisamente è salito sulla scarpata che porta ai binari nell’intento di raggiungere la stazione e andarsene. La mamma, terrorizzata, ha chiesto all’ex marito di fermarlo e lui non si è fatto pregare e ha rincorso il figlio tentando di bloccarlo. A fermarli entrambi è stato il treno merci che viaggiava in direzione sud: il primo ad essere urtato violentemente e sbalzato fuori dalle rotaie è stato Stefano, qualche decina di metri più avanti, all’altezza della pensione Trocadero è stato centrato Claudio. Per entrambi non c’è stato nulla da fare, sono morti sul colpo.

La donna ha sentito lo stridio dei freni sui binari e ha cominciato a disperarsi. Le grida hanno attirato l’attenzione dei vicini di casa che hanno dato l’allarme: all’arrivo dei sanitari la donna ha iniziato a ripetere la frase ‘È colpa mia, è colpa mia, è tutta colpa mia’. Poi la disperazione ha preso il sopravvento e, nonostante l’insistenza del personale del 118, è voluta rimanere sul posto, fin quando il personale medico ne ha predisposto il trasferimento in ospedale dov’è rimasta fino a ieri mattina. È rientrata nell’appartamento nella tarda mattinata, lasciando le serrande semi abbassate. La donna sarà nuovamente sentita dal personale della Polfer che sta ricostruendo l’accaduto, anche se ormai, la dinamica sembra sia stata definita.