Traini invitato, la polemica: "E allora le Br?"

Traini invitato,  la polemica:  "E allora le Br?"
Traini invitato, la polemica: "E allora le Br?"

JESI

Il no a Luca Traini, il detenuto che avrebbe dovuto partecipare a una gara di poesia in piazza delle Monnighette ieri ma ha incassato il no della giunta FIordelmondo, infiamma il dibattito politico. Il primo cittadino come l’assessore alla Cultura Luca Brecciaroli, molto infastiditi dal fatto che Traini è stato invitato in città, hanno le bocche cucite.

"Dietro la decisione – ha dichiarato il garante dei diritti delle Marche, Giancarlo Giulianelli, che è stato anche difensore di Traini nel processo sulla strage di Macerata – ci sarebbero motivi di ordine pubblico, nel timore di manifestazioni da parte dei centri sociali, legate anche ad altre vicende".

Il consigliere di Fratelli d’Italia Antonio Grassetti spiega: "Concordo in pieno con il garante Giulianelli. Eppure il sindaco è avvocato e non può disattendere il principio costituzionale che vede nell’emenda l’unico fine della pena. Il sindaco, troppo giovane probabilmente non ricorda, o non sa, che oltre vent’anni fa, al tempo degli dei falsi e bugiardi regnanti a Jesi, fu ospitato Renato Curcio (tra i fondatori delle Br, ndr) che tenne un convegno pubblico. Chi figli e chi figliastri! Questa è la sinistra, che giustamente perde quasi tutte le elezioni degli ultimi tempi. Sindaco, l’hai fatta fuori del vaso, tra l’altro nonostante il nulla osta del magistrato di sorveglianza".