"Transenne e bancarelle, costretta a chiudere tutto"

Così la tabaccheria Crippa di Corso Garibaldi dopo i distacchi dalla Galleria

"Transenne e bancarelle,  costretta a chiudere tutto"

"Transenne e bancarelle, costretta a chiudere tutto"

"Ho dovuto tenere chiuso per colpa della Galleria dorica pericolante". La tabaccheria Crippa ostaggio delle transenne in centro. È quanto racconta Cristina Crippa, la titolare dello storico locale di corso Garibaldi, a due passi da piazza Roma e proprio a fianco, per l’appunto, alla Galleria Dorica. Una Galleria, questa, altrettanto storica, che tre giorni fa (lo scorso 24 aprile) è stata transennata dai vigili del fuoco. A chiamare il 115, era stato un passante che aveva notato degli strani rigonfiamenti su una colonna della facciata che dà su corso Garibaldi. Giunti sul posto, i pompieri avevano constatato come alcune piastrelle di marmo fossero effettivamente pericolanti. Si era parlato di ‘cedimento (o dissesto) statico’. Di conseguenza, si era proceduto a mettere in sicurezza l’area, fra le proteste degli esercenti della Galleria, che da anni devono fare i conti con "degrado e sciatteria". Il carico da dodici, come si suol dire, ce l’ha messo la fiera dei fiori. Gli stand della manifestazione che si è svolta per tre giorni lo scorso fine settimana (e terminata martedì) avrebbero impedito a Cristina Crippa di tenere aperta la sua tabaccheria. A raccontare la vicenda, è lei stessa: "I vasi dei fiori, i gazebo e le bancarelle arrivano fino alla soglia di marmo della pavimentazione di corso Garibaldi, a pochi metri dal mio locale. Considerando che il 24 sono state messe le transenne davanti alla mia tabaccheria, il passaggio era ultra difficoltoso. I clienti non riuscivano a passare, facevano fatica e io ho deciso di chiudere. Non si poteva lavorare in quelle condizioni". Cristina ha riaperto quindi il 26 aprile, visto che i gazebo della fiera dei fiori erano stati smontati la notte precedente. Le transenne, però, sono rimaste: "Avevo gentilmente chiesto sia agli operatori ambulanti sia ai vigili se fosse stato possibile spostare un po’ più avanti le bancarelle, ma nessuno mi ha ascoltato. Così, stanca della situazione, lunedì ho inviato una Pec al Comune. Ma a distanza di tre giorni dall’inoltro della lettera ancora nessuna risposta" evidenzia. Durante i giorni di chiusura, sulla vetrina della tabaccheria, con la saracinesca abbassata, c’era un foglio di carta con su scritto ‘Chiuso per impossibilità di lavorare’: "Ma le pare una cosa normale? Una soluzione temporanea sarebbe rimuovere le piastrelle pericolanti e togliere le transenne".

Chiaramente, i due giorni di chiusura si ripercuotono sugli incassi, ma Crippa non sembra preoccuparsi di ciò: "Il mancato profitto è il danno minore, al momento. Quello che mi preoccupa è che se non tolgono le transenne subito, domani verranno allestiti gli stand per l’arrivo dei croceristi (come ogni venerdì) e io mi ritroverò nelle stesse condizioni. Sono sicura che non cambierà nulla. E il problema è anche la fiera di San Ciriaco con il passaggio ancora più stretto. E io come faccio a servire la gente?".

Nicolò Moricci