Ancona, trascinata da un Suv fino a Senigallia: due indagati per omicidio stradale

Individuato un 60enne jesino alla guida del Suv che avrebbe agganciato la donna senza poi fermarsi. Nei guai anche l’ucraino del primo furgone che ha investito l’anziana tedesca residente a Marzocca

Senigallia, 22 novembre 2022 - "Guidavo io": sarebbero queste le parole che un 60enne residente nello Jesino avrebbe dichiarato agli agenti della polizia stradale che lo hanno individuato come il responsabile dell’incidente dove ha perso la vita Sigrid Tschope, l’81enne tedesca da tempo residente a Marzocca. E’ stato così denunciato a piede libero dalla polizia stradale, il presunto responsabile dell’investimento mortale avvenuto nel pomeriggio di sabato a Marzocca: Sigrid Tschope, una 81enne di origine tedesca ma residente a Marzocca, era stata travolta e trascinata sulla Statale 16 per circa 7 chilometri fino a Senigallia dov’era stata trovata morta sul ciglio della strada.

I primi soccorsi arrivati dopo che era stato dato l’allarme da alcuni automobilisti
I primi soccorsi arrivati dopo che era stato dato l’allarme da alcuni automobilisti

L’uomo, secondo le indagini della Stradale che ha sentito testimoni e visionato le immagini di telecamere di videosorveglianza, era alla guida di un suv che avrebbe investito l’anziana, trascinandola fino in via Podesti a Senigallia e proseguendo poi nella sua corsa.

Ancora non è ben chiara la dinamica dell’incidente avvenuto in un momento in cui c’era pioggia battente e forse scarsa visibilità: la donna stava attraversando la strada con il proprio cane che è stato investito da un furgone guidato da un ucraino; una ipotesi è che, mentre l’anziana tentava di soccorrere l’animale, sia stata anche lei travolta dal suv che è sopraggiunto.

L’ucraino che si trovava alla guida del furgone è indagato per omicidio stradale.

Vicino al ciglio della strada, una scarpa e il bastone della donna, mentre il suo corpo è stato trovato in via Podesti, sanguinante e in posizione prona, a sei chilometri e mezzo di distanza. Gli agenti della polizia stradale, dopo un’attenta attività d’indagine sono riusciti a risalire al conducente del Suv grigio che avrebbe trascinato il corpo dell’anziana fino a Senigallia, a pochi passi da piazza Diaz.

A notare il corpo della donna, che si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e sui cui verrà presto disposta l’autopsia, un automobilista che ha subito lanciato l’allarme. I filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza private, perché la gran parte di quelle comunali non sono funzionanti, unite ad alcuni frammenti di carrozzeria, hanno consentito di risalire al 60enne che ora è indagato a piede libero per omicidio stradale aggravato da fuga e omissione di soccorso. Fondamentali anche le testimonianze che hanno consentito di poter dare un nome e un volto all’uomo che si trovava alla guida del Suv e che, complici la pioggia battente e la scarsa visibilità nel tratto di strada dell’incidente, ma anche in parte del percorso, non si sarebbe accorto di nulla. Difficile capire se Sigrid Tschope è morta durante il trascinamento o era già deceduta nell’impatto col furgone: a chiarirlo sarà l’autopsia disposta sul corpo della donna.

In un primo momento il ritrovamento del corpo, sanguinante ma ancora integro, aveva aperto anche altri scenari rispetto a quello del trascinamento che, per un tratto di strada così lungo, sembra quasi impossibile. Ma sono ancora diversi i nodi da sciogliere da parte degli inquirenti: da chiarire anche come il corpo della donna possa essersi ‘sganciato’ dopo essere rimasto incastrato per un tragitto così lungo.

Ora gli inquirenti attendono l’esito dell’esame autoptico che potrebbe ricostruire in parte quanto accaduto sabato sera, a pochi passi dal sottopasso che conduce al ‘Chioschetto’, lo stesso tragitto che l’anziana faceva più volte al giorno, sempre insieme all’amato cagnolino. Le indagini proseguono e già oggi potrebbero emergere altri particolari importanti per ricostruire cos’è effettivamente accaduto quella maledetta notte.