Trasferimento del poliambulatorio Petizione consegnata in Regione

Promossa dal Pd per dire "no" allo spostamento della struttura dal centro storico a San Biagio "È la volontà di tanti osimani".

La petizione che ha raccolto mille firme promossa dal Pd osimano per chiedere ad Asur e Regione di non spostare dal centro storico a San Biagio il poliambulatorio è stata consegnata ieri in Regione. "Avremmo voluto consegnare le firme direttamente all’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – ha spiegato il segretario del Pd Cristiano Pirani –, ma si è rifiutato di riceverci e ha riferito ai nostri consiglieri regionali Mastrovincenzo e Carancini che potevano essere consegnate al presidente Dino Latini come figura istituzionale. A lui chiediamo di tenere in considerazione la volontà espressa da tanti osimani e dalle stesse Liste Civiche, che hanno votato a favore il nostro odg". Nel dicembre scorso un ordine del giorno a firma del gruppo è stato approvato in consiglio comunale, odg di proposta dei consiglieri Gallina Fiorini, Spilli, Feliciani, Flamini, Brandoni e Rossi per il mantenimento dei servizi sanitari in centro e per il blocco del trasferimento. Il banchetto con alcuni esponenti dem, guidati dalla vicesegretaria del circolo osimano Saura Casigliani, aveva raccolto le firme dei cittadini. "La nuova struttura individuata in un capannone grezzo in via Ancona, a San Biagio, non è in una posizione baricentrica per la città, si trova – dice il partito che guida l’amministrazione Pugnaloni – in prossimità di un’area a rischio esondazione e comporta un costo maggiore per l’Asur che dovrà pagare un affitto oneroso da 248mila euro all’anno per almeno sei anni, molto più di quanto paga ora per il poliambulatorio in piazza". Spostando i servizi sanitari territoriali nella futura Casa della Salute a San Biagio, secondo il partito, si priverebbe il centro storico di ulteriori servizi, creando disagi sia ai cittadini non automuniti, sia al tessuto socio-economico che si sviluppa attorno al centro. Il Pd chiede alla Regione di attendere prima di avviare questo trasloco proponendo come alternativa locali dell’ex Asur, come l’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco.

Silvia Santini