Choc a Monte Spaccato, cinghiale va addosso a uno scooter, coppia di coniugi anconetani ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Torrette. L’incidente è avvenuto attorno all’una di ieri notte, pochi metri dopo la sommità del Monte Spaccato nei pressi di villa Romana. Immediati i soccorsi ai due malcapitati che non sono in pericolo di vita, ma hanno riportato lesioni serie.
L’uomo alla guida dello scooter, 70 anni, è stato sottoposto a un intervento maxillo facciale dopo il trauma cranico e facciale appunto riportato a seguito del volo improvviso dal motorino.
La moglie, 68 anni, sotto choc per l’intera giornata di ieri per quanto accaduto, ha riportato una frattura scomposta all’avambraccio ed è ricoverata in divisione di ortopedia.
I due stavano rientrando a casa dopo una serata trascorsa fuori, appena svalicato il Monte Spaccato, una decina di metri dopo aver iniziato la ripida discesa, da un lato della strada, quasi completamente al buio, è spuntato almeno un esemplare di ungulato che è finito addosso allo scooter. Un impatto violento che ha provocato al rovinosa caduta. Per fortuna i soccorsi sono stati allertati in fretta, pare grazie a un automobilista di passaggio, e sul posto sono intervenute le ambulanze del 118 e della Croce Rossa. Per consentire le operazioni di soccorso le forze dell’ordine hanno acceso delle torce a terra.
I feriti, in particolare l’uomo, hanno perso molto sangue, con tracce evidenti sull’asfalto e sono rientrati a bordo delle ambulanze con altrettanti codici rossi. Come detto, per fortuna, nessuno dei due è in pericolo di vita, ma la gravità dell’episodio resta, soprattutto in considerazione della dinamica.
I cinghiali si stanno sempre di più avvicinando alla città, ma sono molto frequenti nelle zone di campagna tra Pietralacroce e il Castellano.
Il punto d’impatto tra cinghiale e scooter si trova in area parco, lo abbiamo appurato anche attraverso una carta specifica in uso all’Ente.
Per una disposizione della legge regionale sul tema, l’attività di controllo nel Parco del Conero, sia con gabbie che con armi, è sospesa dal 15 luglio al 1 settembre.
La priorità in questa fase per i due coniugi è la salute, ma è chiaro che una volta risolti i problemi sanitari i due, attraverso la loro assicurazione, attiveranno un contenzioso con il Parco finalizzato alla richiesta di risarcimento danni provocati dalla fauna selvatica.
I tempi della pratica sono lunghi, ma anche un atto dovuto, soprattutto in questo caso, dove c’è mancato poco che le conseguenze potessero diventare molto serie per i due sfortunati protagonisti.