Tre grandi focolai: Cupramontana e Pergolesi le più colpite dal virus

Nove morti nelle strutture tra cui Fratel Tito Paba. Attesi i rinforzi militari. A Morro il 50% positivo

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Tre grossi focolai in altrettante case di riposo e strutture per anziani a Jesi e in Vallesina con nove decessi registrati complessivamente da una ventina di giorni a questa parte. Tre decessi alla casa di riposo di Cupramontana, quattro al collegio Pergolesi di Jesi e due alla casa di Riposo di Morro d’Alba. La situazione clinica degli ospiti nelle tre strutture al momento è stazionaria, alcuni sono tornati dall’ospedale Carlo Urbani e sono sulla via della guarigione ma continua a destare grande preoccupazione la carenza di personale. Le tre strutture per anziani sono in mano all’Usca e ai medici di medicina generale. La maggior parte degli operatori delle tre strutture infatti sono risultati positivi.

C’è grande attesa al collegio Pergolesi dove un focolaio partito a quanto pare dal superiore fratel Tito Paba deceduto nei giorni scorsi a 81 anni, ha contagiato 46 ospiti su 56 e 10 operatori. Qui domani dovrebbero arrivare un medico e quattro medici della marina militare. "Stiamo aspettando con ansia i rinforzi dei militari – spiega il direttore Enrico Carrescia – ci hanno assicurato che arriveranno giovedì. La situazione qui al momento è stazionaria con alcuni pazienti critici sotto terapia di ossigeno in struttura e altri ricoverati". Anche a Cupramontana mancano operatori sanitari tantochè è scattata la caccia ai volontari come a Morro d’Alba dove un infermiere è stato pagato anche 5mila euro al mese.

L’arrivo dei militari nella struttura di Jesi è atteso con ansia anche dalle altre due case di riposo di Cupramontana e Morro d’Alba per un effetto a cascata. I militari dovrebbero liberare un po’ il personale delle Usca che così potranno dedicarsi maggiormente a Morro d’Alba e Cupramontana le quali pure avevano chiesto aiuto, tramute Gores ai militari che però non sarebbero sufficienti a soddisfare tutta la domanda.

"Dei 75 ospiti che ha la nostra Casa di Riposo 32 sono risultati positivi – spiega l’assessore alla Sanità Alessandro Luzi -. Purtroppo a differenza dalla prima ondata il virus è entrato nella struttura nonostante le grandi precauzioni e misure di sicurezza messe in campo. Un rigore che in passato ha creato anche alcune proteste da parte dei familiari che non potevano entrare. Ora il focolaio è scoppiato proprio mentre eravamo in attesa di vaccinare gli ospiti dopochè personale infermieristico e amministrativo lo aveva ricevuto". A Cupramontana restano due positivi anche alla Rsa che si appresta a tornare Covid free. Va meglio a Morro d’Alba: "La situazione – spiega il sindaco Enrico Ciarimboli - sta migliorando quotidianamente. Un ospite è rientrato dall’ospedale e nei prossimi giorni anche altri dovrebbero seguirlo".

Sara Ferreri