"Tre palestre ko e danni a 15 infrastrutture"

Il presidente della Provincia, Daniele Carnevali: "Per liberare le scuole dal fango abbiamo già messo 100mila euro, ma non bastano"

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di Pierfrancesco Curzi

L’alluvione lungo le valli senigalliesi del Misa e del Nevola ha interessato vari livelli istituzionali, dalla Regione, coinvolta in prima persona anche sul fronte dell’inchiesta, ai Comuni, ma non va dimenticato il ruolo operativo della Provincia di Ancona: "In effetti noi siamo quelli che ad oggi siamo stati maggiormente coinvolti sotto il profilo della risposta alle emergenze _ spiega il presidente, Daniele Carnevali _. Le nostre competenze primarie sono la viabilità, dunque le strade, e l’edilizia scolastica. A proposito delle scuole vengo dal sopralluogo all’istituto professionale Bettino Padovano che ha subìto danni ingenti al cuore della sua attività, ossia il laboratorio che si trova al piano terra.

Acqua e fango hanno fatto danni e per rimettere in sesto e riattivare quel servizio richiederà risorse ingenti, almeno un milione di euro. Per il resto ci sono danni alle palestre di tre istituti: oltre allo stesso professionale abbiamo l’alberghiero Panzini e il tecnico Corinaldesi. Solo per la pulizia delle scuole dal fango abbiamo già messo 100mila euro, senza dimenticare la fase peritale sulla rete viaria di nostra competenza che pesa per circa 500mila euro. Lei capisce da solo che a livello di budget da investire la Provincia non ha risorse illimitate, anzi, siamo in forte difficoltà. Nei prossimi giorni incontrerò il presidente della Regione, Acquaroli, per fare il punto". Restando al settore delle strade provinciali e dunque ponti, viadotti e via discorrendo, l’aggiornamento è servito: "L’alluvione ha provocato danni seri a 15 strutture _ entra nel dettaglio Carnevali _. Abbiamo chiesto e ottenuto di essere nominati ‘Soggetto attuatore’ per velocizzare le pratiche e infatti in due settimane dalla tragedia abbiamo riaperto praticamente quasi tutte le arterie bloccate, tra ponti e strade. Oggi tornano fruibili due strade tra cui la SP 11 da Serra de’ Conti, molto importante per la mobilità. Restano esclusivamente due gli snodi su cui sarà necessario investire tempo e risorse: il cosiddetto ponte del Coppetto (da Pongelli verso Vaccarile e Montecarotto, ndr.) sul Misa e quello lungo la SP 43 sul Nevola tra Ostra Vetere e Castelleone di Suasa. In linea generale bisognerà fare in fretta per limitare i danni ai residenti e agli operatori economici, specie in vista dell’inverno". Fino al 2016 le competenze delle aree demaniali fluviali, dunque la pulizia, la cura degli argini ecc facevano capo alle Province, da allora dono tornate alla Regione. Due anni prima c’era stata l’altra, grande alluvione nel Senigalliese, ma sul tema delle responsabilità Carnevali si tiene fuori: "Impossibile dire cosa sarebbe accaduto se le competenze fossero rimaste tali, non sono per proclami del genere. Semmai possiamo discutere sulla legge urbanistica che la Regione si appresta a varare dopo la presentazione e la discussione. Un testo molto accentratore. Negli anni il ruolo politico e amministrativo delle Province è stato profondamente modificato e limitato. Lo Stato ci dica cosa vuole da noi e indichi il futuro".