Tre pazienti di Torrette curati con il Remdesivir come Trump

Giacometti: "Il farmaco che ha dato migliori risultati in tutte le sperimentazioni usate contro il Covid 19"

Il presidente degli Stasti Uniti, Donald Trump, positivo al Covid-19 e curato con un farmaco antivirale in uso, seppure con una frequenza molto limitata, anche all’ospedale di Torrette con ottimi risultati clinici: 3 i pazienti sottoposti alla cura specifica, con una risposta definita sorprendentemente favorevole. Purtroppo la dotazione del farmaco per l’ospedale regionale di Ancona è molto bassa.

Si tratta del Remdesivir, uno dei farmaci utilizzati, o per meglio dire sperimentati nella lotta contro il Sars-Cov2, con ottimi risultati. A Torrette la sperimentazione è stata ad ampio spettro e ha visto il personale medico scientifico occuparsi di molti farmaci, tra cui Il Tocilizumab e, appunto, il Remdesivir. La conferma sull’efficacia del farmaco in ottica Covid-19 è arrivata anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che lo ha considerato l’arma migliore per combattere il coronavirus Sars-Cov2. Notizia di ieri, il primo inquilino della Casa Bianca e sua moglie Melania sono risultati positivi al Covid-19. Per ‘the Donald’ è stato necessario anche un ricovero, probabilmente per la presenza di una polmonite bilaterale più seria del previsto. L’équipe medica che lo sta seguendo ha reso noto che Trump è stato sottoposto ad una specie di cocktail farmacologico, composto in parte da anticorpi policlonali e, appunto, dal Remdesivir. Stiamo parlando di un prodotto che ha avuto risultati durante le sperimentazioni in molti Paesi: anche l’ospedale di Torrette lo ha sperimentato direttamente sui pazienti più problematici. Una sperimentazione portata avanti dal primario della clinica di malattie infettive, il professor Andrea Giacometti: "Di tutte le sperimentazioni che abbiamo effettuato in questi mesi dalla valanga pandemica che ci ha travolto dalla fine di febbraio – sostiene Giacometti – quella con il Remdesivir è stata quella che ha fornito i risultati migliori. E’ vero, non si può parlare di test probanti al 100% vista l’esiguità delle persone curate con quell’antivirale, ma alcuni dettagli sono per noi sufficienti. Tutti e 3 i pazienti sottoposti al Remdesivir sono migliorati in maniera sensibile, direi quasi eccezionale. Parliamo di pazienti con quadri clinici complessi, su cui la terapia ha avuto un effetto rapido ed efficace. Purtroppo la dotazione ospedaliera di quel farmaco è limitata. Il Remdesivir, guardando le cartelle cliniche, al momento resta la soluzione che si è mostrata scientificamente migliore anche rispetto alla terapia con il plasma, al Tocilizumab e ad altri".