Tredici cannelle, fontana chiusa per restauro "Potevamo farlo soltanto in questo periodo"

Non accadeva da 35 anni e il cantiere durerà fino a luglio. L’assessore Manarini: "I materiali che si usano sono compatibili solo ora". La restauratrice Giovanna Macchi: "Ecco come procederemo. Useremo lo stesso rivestimento fatto per la fontana di Trevi a Roma"

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di Marina Verdenelli

Non la vedremo per un bel pezzo, almeno fino a luglio. La "Fontana del Calamo", più nota come la fontana delle 13 cannelle, un capolavoro di Pellegrino Tibaldi che impreziosisce corso Mazzini, di epoca rinascimentale, da ieri è stata ingabbiata per prepararsi ad un restauro e risanamento conservativo che la restituirà alla città in tutto il suo splendore. Non accadeva da 37 anni. L’ultimo ritocco risalirebbe infatti al 1985. Ecco perché le transenne, ieri mattina, hanno attirato l’attenzione di molti cittadini, non proprio contenti che si chiuda la sua visione proprio sotto le feste e alle porte di una stagione estiva e di approdo di crociere che avrebbe portato i turisti ad ammirarla. Non si poteva farlo prima? "Purtroppo no – risponde Paolo Manarini, assessore ai lavori pubblici – occorreva un periodo compatibile con l’utilizzo di biocidi (una sorta di antiparassitari non agricoli, ndr) su superfici lapidee. I biocidi serviranno per eliminare la formazione di muffe e queste operazioni possono essere fatte solo in determinati periodi. I turisti che passeranno? Diranno che Ancona ha a cuore i propri monumenti e che tengono al loro restauro. Saranno contenti che mettiamo a posto i nostri beni storici".

Il committente dei lavori è il Comune che ha stanziato circa 70mila euro di cui la metà serviranno solo per il restauro. Il resto sarà per una nuova illuminazione e altre migliorie per valorizzare la visuale della fontana. L’impresa esecutrice dei lavoro è una ditta esperta in restauro e conservazione dei beni artistici, la Gamma Srl di Fano, la stessa che si è occupata del restauro della chiesetta di Portonovo. La restauratrice qualificata sarà Giovanna Macchi e ieri era già sul posto per prendere visione dell’avvio del cantiere. "Il restauro inizierà dal muro sovrastante – ha spiegato Macchi al Carlino – lo libereremo dalle erbacce chiudendo le varie fessure dei mattoni dove manca. Poi mano a mano scenderemo alla fontana dove effettueremo una pulitura della pietra bianca conservando l’aspetto originario. Per le vasche verrà utilizzato lo stesso rivestimento con cui è stata ristrutturata la fontana di Trevi a Roma solo che qui non sarà azzurro. Con dei prodotti fungicidi andremo a liberare la fontana di ogni forma vegetale che si è creata nel tempo mentre per le maschere in bronzo, da dove fuoriesce oggi l’acqua, andremo a fare una pulitura che conserverà però la patina originale del bronzo che oggi ormai si è ossidato. Troveremo anche una soluzione per i rompigetto, la base su cui cade l’acqua".

Bel tempo permettendo i lavori di intervento potrebbero iniziare già da questa mattina. Le barriere di ferro che delimitano il cantiere saranno coperte con dei teli bianchi. Se non ci saranno intoppi la fontana restaurata verrà restituita alla città il 1 luglio. "I lavori rientrano nella manutenzione straordinaria – precisa l’assessore Manarini – riqualificheremo anche l’impianto dell’acqua che non sarà più potabile ma ci sarà un innovativo sistema di riciclo perché l’acqua è un bene prezioso e non va sprecata".

Il progetto di recupero è stato avallato dalla Sovrintendenza. Dopo le 13 cannelle toccherà anche alla fontana dei Cavalli, in piazza Roma, rifarsi il trucco. "Lì siamo più indietro con il progetto – dice Manarini – ci sono delle condutture dentro i cavalli che potrebbero avere dei problemi. Ci vorrà ancora del tempo prima di mandarla in gara".