Triathlon di solidarietà: "Un’impresa per mia figlia e per quei bimbi disabili"

L’anconetano Michael Guidarelli ha nuotato per quasi 4 chilometri all’Elba. L’obiettivo era raccogliere fondi per la Fondazione che cura i piccoli pazienti.

Triathlon di solidarietà: "Un’impresa per mia figlia e per quei bimbi disabili"

L’anconetano Michael Guidarelli ha nuotato per quasi 4 chilometri all’Elba. L’obiettivo era raccogliere fondi per la Fondazione che cura i piccoli pazienti.

Ha nuotato all’Elba per quasi quattro chilometri, per Tea, sua figlia, e per la fondazione Orizzonte Autonomia di Camerano che provvede alle terapie della bambina e di numerosi altri bimbi con gravi disabilità. E’ Michael Guidarelli, quarantenne ingegnere anconetano, nuotatore e triathleta per passione e vocazione, con una missione: quella, appunto, portata a termine con il primo posto – mica un risultato qualunque – alla gara di triathlon denominata Elbaman con la staffetta cui ha partecipato con il team "Tin Bota", che in emiliano significa tieni botta, tieni duro, insieme al ciclista Gabriele Zanetti di Parma che ha pedalato per 180 km e al runner Andrea Scerrino di Reggio Emilia che ha corso per 42 km, tutti seguiti da vicino dal coach Gabriele Torcianti, anche lui reggiano.

Una missione ultraregionale e una raccolta di fondi su Gofundme che ha permesso di raccogliere la considerevole cifra di oltre 17mila euro, a fronte di un obiettivo di 9mila, quasi il doppio. La raccolta chiuderà il 6 ottobre prossimo ed è andata ben oltre ogni più rosea prospettiva, come racconta Michael Guidarelli: "L’iniziativa è nata grazie al mio allenatore Gabriele Torcianti, di Reggio Emilia, molto sensibile ai temi legati a salute e prevenzione. Gli era piaciuta la mia storia di quando volevo affrontare il triathlon insieme a Tea. Così l’anno scorso è nata l’idea di una staffetta a carattere permanente che di stagione in stagione porta avanti cause benefiche. L’anno scorso abbiamo contribuito a una raccolta fondi per la ricostruzione dopo l’alluvione in Emilia Romagna e stavolta abbiamo deciso di raccogliere fondi per Orizzonte Autonomia, dove Tea, la mia figlia maggiore fa terapia".

Il risultato è stato incredibile, come conferma il nuotatore: "Abbiamo osato e la fortuna ci ha aiutato. Volevamo raccogliere 9mila euro che sono i costi che l’associazione sostiene per garantire terapie ai 12 bambini che segue, tutti con disabilità gravi o gravissime, da ottobre a metà dicembre. Invece siamo riusciti a raccoglierne quasi il doppio, così garantiremo le terapie anche fino al mese di gennaio. Con la fondazione c’eravamo detti ’non poniamoci limiti’, la realtà ci ha aiutato".

Tantissime le persone che hanno aderito all’iniziativa: "Ci sono state circa 160 donazioni – racconta ancora Guidarelli –, dunque almeno altrettante persone ma so che la piattaforma ha registrato delle donazioni collettive". E poi la gara all’isola d’Elba: "Ognuno nella propria frazione ha incontrato delle difficoltà che è riuscito a superare a modo suo. Abbiamo tenuto duro, come dice il nostro nome, e a confermare la vittoria dello scorso anno, vittoria che non è mai scontata. D’altra parte stavolta avevamo una grande responsabilità, verso Tea e la fondazione, e ci tenevamo in modo particolare".

Giuseppe Poli