Tromba d'aria, Falconara si rialza: spiaggia sistemata grazie ai volontari

Mare Forza 9 e Siesta, ieri, erano regolarmente riaperti dopo la devastazione di sabato. Intanto il sindaco chiede ad Acquaroli lo stato di emergenza

La spiaggia di Falconara: a sinistra come era sabato, a destra dopo il lavoro di domenica

La spiaggia di Falconara: a sinistra come era sabato, a destra dopo il lavoro di domenica

Falconara Marittima (Ancona), 19 luglio 2021 - Venti secondi per distruggere. Un pomeriggio di lavoro insieme per ricostruire. A tempo di record, infatti, ieri mattina i due stabilimenti Mare Forza 9 e Siesta erano già pronti a riaccogliere i propri clienti, dopo la violenta tromba d’aria marina che li ha rasi al suolo sabato. Il caos e la devastazione sembrano distanti anni luce. Non nei pensieri degli operatori e dei presenti, però, che hanno assistito impotenti, al riparo dentro le cabine, alla furia del vortice che si è portato con sé ombrelloni, lettini e attrezzature da spiaggia, fino oltre la ferrovia centrando in pieno anche le auto e frantumando lunotti (come testimoniano video impressionanti che circolano sui social, ndr). Falconara ha reagito di squadra. In un’ora e mezzo, attorno alle 15, gli chalet erano già pieni di decine di volontari pronti ad aiutare a sistemare. Per l’ora di cena era tutto fatto e, ieri, le due attività pesantemente colpite hanno riaperto. "Voglio utilizzare questo spazio per ringraziare davvero quanti ci hanno sostenuto, moralmente e nel lavoro fisico – sottolinea Alessandro Gioacchini, titolare di Mare Forza 9 -. Sono stati splendidi, con in testa il sindaco che è stata tra le prime ad arrivare assieme alla Protezione civile, e poi tutti i ‘soccorritori’ accorsi, volontari e chi è stato lì assieme a noi a tirar su quanto distrutto dalla tormenta. Un pensiero speciale lo rivolgo agli altri operatori balneari, che ci hanno messo a disposizione alcuni arredi e all’azienda Tessitura Selva che in due ore ci aveva già portato le nuove attrezzature da spiaggia. Con l’aiuto della città, oggi siamo aperti. Ma non potremo mai dimenticare quanto vissuto", aggiunge. Altrettanto scosso è Stefano Sensini, proprietario del Siesta, che si fa coraggio e spende parole d’elogio per chi ha contribuito a risollevare i due chalet: "C’era una comunità intera in spiaggia – evidenzia -. Ho apprezzato il lavoro di squadra e un coordinamento perfetto per sistemare in breve tempo. La nostra riconoscenza non sarà mai abbastanza. Ma intanto un grande grazie". I due stabilimenti, anche se operativi, hanno subìto ingenti danni: dovrebbero essere confermate le cifre, attorno ai 100mila euro complessivi, che dovranno essere coperti da assicurazioni e ristori regionali per un evento imprevedibile e assolutamente devastante. Mentre Mare Forza 9 ha visto distrutti ombrelloni e sdraio (quasi 200 pezzi insieme), in particolare, il Siesta ha fatto i conti anche con problemi alle strutture, specie alla tettoia del bar sradicata dal vento, dove il vortice ha impattato, e ai gazebo. Per questi motivi, il sindaco Stefania Signorini, di primo mattino ieri, ha chiamato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli chiedendo lo stato di emergenza (e non lo stato di calamità): "Ci siamo sentiti e si è mostrato vicino e disponibile – spiega il primo cittadino falconarese -. Quando sono arrivata sabato in spiaggia mi sono trovata davanti ad uno scenario devastante, quasi apocalittico. Poco dopo però ho visto la volontà comune di rialzarsi e l’arri vo di tante persone in soccorso è stato decisivo. Sono gesti che ho apprezzato molto". Ora bisognerà attendere un feedback definitivo da Palazzo Raffaello per capire se ci saranno delle risorse da destinare ai due "lidi" di Falconara. Per certo, Mare Forza 9 e Siesta hanno capito di non essere soli in questa disgrazia. Tanto che in un pomeriggio, dopo venti secondi di terrore, sono tornati a sorridere.