Truffa del pellet su Facebook: tre denunce

Alcuni fabrianesi sono stati raggirati dagli annunci sui social che proponevano prezzi convenienti: dopo il pagamento niente merce

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Cercano pellet a un buon prezzo visti i rincari, ma perdono 1.500 euro. Pellet amaro per tre fabrianesi che nelle scorse settimane hanno raggiunto il commissariato facendo partire le indagini che hanno portato a identificare gli autori delle tre truffe, tutti campani e denunciati. A pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, in commissariato si sono presentati tre residenti, di 29, 37 e 59 anni lamentando di essere stati truffati dopo aver dato credito ad alcuni annunci pubblicitari diffusi su "Facebook". Complessivamente hanno perso oltre 1.500 euro. In un caso venivano offerti 70 sacchetti al costo di 190 euro, in un altro a 215 euro. Offerte allettanti per i tre fabrianesi che hanno scelto di scaldarsi con il pellet visto il prezzo del gas alle stelle.

Le tre vittime, visti gli annunci si sono sincerate della buona qualità del prodotto consultando la scheda illustrative contenuta nell’annuncio. Convintisi della bontà dell’offerta anche grazie alle numerose recensioni positive di precedenti acquirenti (poi risultate false), hanno deciso di aderire all’offerta chiamando il numero indicato. In tutti e tre i casi gli operatori di polizia hanno riscontrato lo stesso modus operandi: dopo il primo contatto telefonico, l’acquirente veniva contattato, per il pagamento, tramite WhatsApp dove veniva fornito un codice iban e richiedeva, per procedere alla spedizione, la trasmissione di una copia del bonifico a dimostrazione dell’avvenuto pagamento. Il primo denunciante non ricevendo la merce richiesta e pagata, ha cercato di contattare il fornitore al telefono ma senza ricevere risposta. Così si è ricollegato alla pagina Facebook per risalire, ad altri recapiti e solo in questo momento la vittima si è accorta che altre persone, non avevano ricevuto alcuna merce e segnalavano la truffa postando "amari" commenti sulla pagina social. Stessa sorte per gli altri denuncianti che hanno pure notato come le pagine on-line con l’annuncio fossero state eliminate.

I poliziotti, seguendo il flusso delle transazioni economiche, sono riusciti a risalire agli autori delle truffe che materialmente hanno incassato e fatto scomparire i soldi. Sono tre e residenti rispettivamente in provincia di Napoli e Caserta, tra i 29 e i 49 anni. Restano al momento sconosciuti i complici intestatari delle utenze telefoniche in quanto cittadini stranieri di origine asiatica non censiti. La polizia invita tutti a prestare massima attenzione a ad accertarsi sempre che gli annunci on-line siano riconducibili a persone o aziende a ciò abilitate o affidabili. In caso di dubbio rivolgersi al commissariato.

Sara Ferreri