SILVIA SANTARELLI
Cronaca

Truffa delle case vacanza: due denunce

In un caso il truffatore ha anche fatto visitare l’immobile al futuro affittuario. I carabinieri sono risaliti alle persone che hanno effettuato i raggiri

In un caso il truffatore ha anche fatto visitare l’immobile al futuro affittuario. I carabinieri sono risaliti alle persone che hanno effettuato i raggiri

In un caso il truffatore ha anche fatto visitare l’immobile al futuro affittuario. I carabinieri sono risaliti alle persone che hanno effettuato i raggiri

Aveva scelto di trascorrere qualche giorno sulla spiaggia di velluto una residente a Pesaro, che, dopo aver pagato la caparra, una volta in città si è resa conto di essere finita nella rete dei truffatori. La donna era stata attratta da un annuncio, pubblicato su un sito di inserzioni on-line da un privato e aveva versato una caparra di 850 euro. Da Pesaro si era recata nella casa vacanze per prendere possesso dell’abitazione scoprendo con stupore che non vi era alcun alloggio ad attenderla.

La donna si è resa irreperibile, ma la vittima non si è persa d’anima ed ha sporto denuncia ai carabinieri. I miliari sono risaliti ad una donna di Cagliari, risultata con precedenti penali per analoghi reati. A sporgere denuncia, anche un 30enne jesino che, dopo aver visitato un appartamento a Civitanova Marche e versato una caparra di 900 euro, ma, nonostante tutto, il sedicente proprietario si è reso irreperibile.

Gli accertamenti svolti dai carabinieri hanno consentito di appurare che il presunto titolare dell’appartamento in realtà l’aveva a sua volta preso in locazione dal vero proprietario, che è risultato totalmente estraneo ai fatti.

"Il trend in crescita del turismo fai-da-te, agevolato dalla bella stagione, sta determinando un fisiologico aumento del rischio di cadere nella rete di abili truffatori – spiegano i carabinieri - È quindi necessario mantenere un’elevata soglia di attenzione quando si approccia a transazioni commerciali on-line con persone totalmente sconosciute e ricorrere preferibilmente a canali di acquisto ufficiali e certificati nonché a modalità di pagamento trasparenti e tracciabili, per scongiurare possibili frodi".

Qualche settimana fa, a finire nel mirino degli uomini delle Fiamme Gialle erano stati alcuni appartamenti, offerti via social per la stagione estiva, ma risultatati senza Cin, il codice identificativo nazionale assegnato agli immobili destinati ad uso turistico. Per i ‘furbetti dell’affitto’ la situazione si fa sempre più complessa, resta il passaparola nella speranza che non si venga pizzicati durante i controlli a campione. Dopo la pandemia la richiesta di case vacanze è aumentata notevolmente, una scelta che molti preferiscono, soprattutto in caso di soggiorni brevi. Con l’entrata nel pieno della stagione estiva diventa più difficile trovare una casa vacanze sulla spiaggia di velluto dove si registra il sold out durante i grandi eventi.