Ancona, 15 novembre 2023 – Voleva mettere da parte dei soldi per lasciarli poi in eredità ai figli. Per questo un anziano di 87 anni si era rivolto ad una consulente del lavoro, che conosceva da tempo, chiedendo come fare.
La donna, 34enne, residente in un comune della costa ma di origine croata, si era fatta avanti per consigliargli dei libretti famiglia all’Inps, a cui avrebbe pensato lei di versare le somme. L’87enne, pensionato, è rimasto con un pugno di mosche. Fatti i primi pagamenti l’anziano ha chiesto di vedere il libretto ma la donna avrebbe preso tempo fornendogli solo delle copie dubbie sulla pratica avviata. Ogni volta c’era una scusa. Da lì in avanti il passo per capire che qualcosa non andava è stato breve.
I versamenti non sono mai risultati
La 34enne non gli rispondeva quasi più così lui si è rivolto direttamente alla Procura per denunciare i fatti. Delegati i carabinieri per le indagini i versamenti all’Inps non sono mai risultati. La consulente del lavoro è finita in tribunale dove ha patteggiato la pena ad un anno e sei mesi per truffa aggravata e falso. Era difesa dall’avvocato Paolo Zaccaria. Quel denaro non è stato più recuperato.
L’anziano che si era fidato aveva fatto quattro versamenti in un conto corrente bancario che la donna gli avrebbe indicato. I versamenti, di diversi importi, per arrivare ad un totale di 3.125 euro, sono stati fatti tutti a gennaio del 2022. I primi due sono stati di 500 euro ciascuno, gli altri di 1.550 euro e 575 euro. Stando alle accuse la donna non solo non avrebbe mai versato gli importi all’Inps ma avrebbe falsificato anche le ricevute dell’andamento della pratica fatte vedere all’anziano. Ricevute prive di una data e apparentemente inviate dall’Inps con tanto di sottoscrizione della responsabile dell’Urp del predetto ente previdenziale.
Fogli falsificati
A luglio del 2022 è stato accertato che questi fogli non erano veri ma falsificati. Per l’anziano, che aveva messo da parte i soldi con tanti sacrifici, è stato un colpo al cuore. Il libretto famiglia non era stato mai aperto. Il suo intuito gli ha fatto scoprire in poco tempo la truffa senza effettuare altri versamenti inutili. Le cifre che aveva versato, a pochi giorni di distanza le une dalle altre, era davvero convinto di avere messe nel libretto da lasciare ai figli.