Turismo religioso, boom di presenze

Folla di pellegrini a Loreto, un aumento del 30 % rispetto al 2021. "Bene anche le strutture ricettive"

Turismo religioso, boom di presenze

Turismo religioso, boom di presenze

di Silvia Santini

Il turismo religioso è business a Loreto, visitata ogni anno da milioni di pellegrini. A dire il vero il maltempo di questi giorni è stato complice per un ritorno di massa, riscontrato già dai primi di aprile, di pellegrini e turisti. In particolare la basilica, il più grande santuario mariano d’Italia, visitata ogni anno da milioni di pellegrini e produttrice di un notevole indotto turistico, fa rientrare a pieno titolo la città mariana nel business del turismo religioso che registra in Italia un fatturato annuo di quattro miliardi di euro, pari al sei per cento del movimento turistico totale. Si sarebbe riscontrato un 30 per cento di presenze in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso ad aprile a Loreto. All’ufficio Iat il telefono non ha smesso di squillare: "Hanno chiamato in tantissimi per chiedere informazioni sugli orari di apertura dei musei in centro soprattutto e per effettuare i camminamenti di ronda – dicono dall’Ufficio –. Principalmente italiani, tanti da fuori Regione, Emilia Romagna e Umbria in primis, ma ci sono anche gli stranieri. Alcuni di loro soggiornano nelle strutture della Riviera del Conero e approfittano, un giorno, per visitare Loreto. Anche le nostre strutture ricettive però stanno lavorando bene, compresi bar e ristoranti". Il cluster è uno di quelli, come confermato dal sindaco Moreno Pieroni, su cui la Regione lavora alacremente per promuovere l’intero turismo delle Marche. Si guarda già al futuro, ai prossimi due anni, al Giubileo 2025, con tutto ciò che ne consegue in fatto di presenze e fondi sovracomunali da intercettare per l’accoglienza e le infrastrutture. Una sfida per cui l’amministrazione lauretana chiede la collaborazione di tutti. In questi giorni intanto il Comune ha partecipato all’assemblea della Rete dei sindaci e delle città delle Passioni di Cristo, che si è tenuta a Sezze in provincia di Latina. La città, rappresentata dall’assessore alla Cultura Francesca Carli, ha sostenuto la candidatura Unesco dei riti della Settimana Santa quale patrimonio culturale intangibile. Tra questi spicca la Morte del Giusto, promossa dal Ctg Val Musone. In occasione del mese di maggio, dedicato alla preghiera alla Vergine Maria, il Santuario della Santa Casa poi intensifica la preghiera proponendo ai fedeli due appuntamenti al giorno.