"Tutti al freddo per colpa di chi non ha pagato"

E’ la situazione che si è creata in un maxi condominio di Collemarino con oltre 200 persone: il debito per il riscaldamento è di 100mila euro

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di Marina Verdenelli

Al freddo per colpa di chi non ha mai pagato il riscaldamento. Così si trova un maxi condominio di Collemarino, in via Levi, dove abitano oltre 200 persone, in otto portoni diversi, tutte palazzine Erap, quindi case popolari. Gli immobili hanno il riscaldamento centralizzato ma i termosifoni resteranno spenti. Il motivo? L’Erap, che prima pagava le morosità per garantire il caldo e l’accensione a tutti, morosi e non, ha cambiato procedura e non si fa più garante di bollette costose non saldate. Per far riavviare la fornitura del metano dall’ente fornitore dovranno essere saldati tutti i debiti pregressi, una cifra che si aggirerebbe di poco al di sotto di 100mila euro. Una impresa che sembra impossibile. A rimetterci quindi adesso saranno tutti. All’impianto sono stati messi i sigilli questa estate. Una mamma in regola con i pagamenti, con una bambina disabile e un parente oncologico a carico, è disperata e si è rivolta ad un avvocato per diffidare l’Erap, a cui è pronta a chiedere i danni, a trovare una soluzione nel più breve tempo possibile perché "con l’abbassamento delle temperature – dice la donna - non possiamo stare al freddo, è una questione di salute".

L’avvocato a cui la donna si è rivolta è Antonella Vitale e la diffida, spedita via pec, è stata fatta sabato scorso, 5 novembre. "Non ho ancora ricevuto risposta – spiega Vitale – i sigilli non sono stati tolti e ad oggi la famiglia sta al freddo. Purtroppo il regolamento dell’Erap, da quanto apprendiamo, è cambiato e se in passato, davanti alle morosità provvedeva direttamente l’ente oggi non è più così. Non paga per gli assegnatari di casa morosi. L’amministratore del condominio ha informato i residenti che chi eroga il gas non toglierà i sigilli se non viene saldato il debito. E’ una situazione, quella dei mancati pagamenti, che va avanti dal 2018. Adesso il debito è troppo alto, bisognava agire prima. L’Erap potrebbe farsi carico della spesa, per ridare il riscaldamento, e poi può fare rivalsa sui morosi".

C’è chi nel condominio ha proposto anche lo sfratto agli inadempienti. "Qualcuno ha debiti di 300-400 euro – dice la residente che si è rivolta all’avvocato – altri anche 5mila euro, non hanno mai pagato da quando sono entrati. Io ho a casa due disabili, una bambina e un anziano oncologico, non si può stare senza termosifoni. Siamo al 10 novembre e da normativa dovevano essere accesi l’8". Nella diffida l’avvocato ha evidenziato che "la mia assistita vive con due figlie di cui una minore disabile – riporta la pec inviata – e da oggi (era il 5 novembre, ndr) ospiterà per un tempo indeterminato il padre, malato oncologico terminale, non può prendere freddo né ammalarsi. I condomini in regola non possono e non devono subire ripercussioni. Vi invito e vi diffido a garantire il servizio perché lede il diritto alla salute o ci muoveremo nelle sedi giudiziarie ritenendovi responsabili di qualsiasi aggravio al padre della mia assistita".