Uil Marche, Claudia Mazzucchelli è la nuova segretaria generale "Ecco le sfide che ci aspettano"

È Claudia Mazzucchelli la nuova Segretaria generale della Uil Marche. Lo ha deciso il Consiglio regionale dell’Organizzazione sindacale marchigiana che si è riunito ieri pomeriggio nella sala convegni dell’hotel Federico II di Jesi alla presenza di Pierpaolo Bombardieri, neo Segretario generale della Uil, e Luca Visentini, Segretario generale della Confederazione Europea dei sindacati. L’attuale Segretaria generale della Uil Scuola Marche succede allo storico Segretario Graziano Fioretti, dimissionario dopo aver guidato per 22 anni il sindacato. Anconetana, laureata in giurisprudenza all’Università di Macerata, Claudia Mazzucchelli ha diretto il Caf-Uil per oltre 15 anni prima di assumere, nel 2009, l’incarico di Segretaria generale della Uil Scuola di Ancona e dal 2014 delle Marche. Dal 2011 è anche responsabile regionale per le Pari Opportunità e Politiche di Genere e componente del Coordinamento nazionale. In Segreteria Confederale regionale dal 2014, nel 2018 assume l’incarico di Segretario organizzativo. La nuova segretaria Mazzucchelli, nella sua relazione, ha toccato vari aspetti dell’attuale situazione economica e lavorativa marchigiana.

"La pandemia – ha detto – ha colpito la nostra economia quando, dopo un biennio di crescita, era già in corso un rallentamento dell’attività pur in presenza di un rafforzamento delle grandi imprese del terziario e dell’innovazione tecnologica. Le aziende attive sono diminuite del 8,3% con un calo degli addetti pari al 13,2%, dati peggiori rispetto a quelli nazionali, con particolare difficoltà nel manifatturiero che ha perso nell’ultimo decennio circa il 30% degli occupati, mentre risulta immobile il settore dei servizi, malgrado una ripresa dei flussi turistici. Le imprese marchigiane, a forte connotazione familiare, pagano un importante tributo anche alle difficoltà connesse al cambio generazionale, e penso ad esempio alla Indesit. Tutto questo si è verificato quando ancora non ci eravamo ripresi dal sisma del 2016 che ha determinato, soprattutto nelle zone dell’alto fermano, dell’ascolano e del maceratese, un’accelerazione dello spopolamento e la conseguente crisi delle piccole imprese e attività commerciali. Servono una vera semplificazione normativa, infrastrutturazione pesante e leggera, una forte progettualità che ponga veramente attenzione alle aree interne, intese nella loro accezione squisitamente territoriale, ma anche intese come periferie".