Ultimo dimesso: l’ospedale è libero

"Carlo Urbani" Covid free dopo due mesi. Morta l ’anziana colta da malore in casa col fornello acceso

Migration

Dimesso dopo quasi due mesi, l’ultimo paziente Covid del Carlo Urbani: ora l’ospedale è libero dal coronavirus. Ora il nosocomio jesino può riprendere tutte le attività anche quelle chirurgiche che nelle scorse settimane sono state dirottate su altri ospedali, Fabriano in primis. Ma il Carlo Urbani ora deve fare i conti con il piano ferie che ridimensiona alcuni servizi.

Resta ad esempio chiuso il reparto di Reumatologia (clinica universitaria) così come lo è stato durante il Covid. Restano aperti solo gli ambulatori mentre alcune degenze sono dislocate su altri reparti.

L’ultimo paziente Covid dimesso tra venerdì e sabato era ricoverato in Terapia Intensiva dal 9 aprile. Già da settimane il suo tampone era negativo eppure lui, 71enne originario di Ravenna, ma jesino d’adozione, ha dovuto lottare molto contro i terribili effetti del Sars Cov2. Prima è stato intubato per le difficoltà respiratorie dovute al virus e poi dopo oltre 40 giorni ha iniziato a respirare autonomamente ed è stato trasferito nel reparto semi-intensivo. Quando è arrivato in ambulanza all’ospedale Carlo Urbani il 71enne che già soffriva per una pregressa patologia la quale ha complicato il decorso clinico e la ripresa, era positivo al tampone. Ma poi nelle settimane di ricovero si è negativizzato, pur dovendo continuare a battersi con tutto se stesso contro il ‘mostro’. Ora in caso di nuove necessità di ricovero Covid di persone provenienti da Jesi e dalla Vallesina, si dovrebbe far riferimento al Covid hospital di Civitanova che è in stand by. Resta ancora pienamente operativo l’ospedale di Chiaravalle in parte riconvertito e allestito a struttura per pazienti che hanno superato la fase acuta: ancora undici qui le persone ricoverate, di cui tre in Rsa. Intanto dall’ospedale Carlo Urbani arrivano brutte notizie: è deceduta dopo poche ore dal ricovero la 85enne soccorsa sabato dopo aver avuto un malore, nella sua casa di via Luigi Pieralisi. L’anziana che viveva da sola è stata colta da malore, venerdì sera mentre cucinava e ha trascorso l’intera notte a terra non essendo riuscita a chiamare i soccorsi. Erano stati i vicini, insospettiti dal forte odore di bruciato e dal fatto di non vedere l’anziana uscire sul balcone la mattina, a dare l’allarme e il personale del 118 grazie all’intervento dei vigili del fuoco l’avevano soccorsa e trasportata in gravissime condizioni in ospedale dove si è spenta poche ore dopo. Sara Ferreri